Mos per il Nepal
MOS for Nepal
sunglasses MOS has for several years been working on the design and construction of what would be the first selfsustainable community centre and orphanage in the world. Once completed the centre will have no operating costs and furthermore it will even be able to generate some income. The centre is called Lali Gurans, and is located near the Nepalese capital, Kathmandu. The building is structured around a reinforced concrete skeleton, with a greater number of pillars than are normally used in the local building tradition, in order to be able to eliminate the need for perimeter walls, thus giving the site greater transparency and natural ventilation. It will work as a passive machine, recapturing natural gas and fertiliser from black water waste. It will use water drawn from wells or harvested during the monsoons and will achieve electrical autonomy. The food will be grown on-site, in several hanging gardens. Currently the building site has stalled, it needs a new injection of capital in order to be completed.
Sono i visitatori a scegliere come approcciare Doubt: la mostra di Carsten Höller, curata da Vicente Todolí all’Hangar Bicocca (a Milano, fino al 31 luglio). Si tratta di un’esperienza basata sul libero arbitrio. Ci sono due percorsi possibili e sin dalla prima installazione l’artista mette il visitatore nella condizione di scegliere. L’esposizione presenta una ventina di opere, molte delle quali storiche, posizionate lungo l’asse centrale dello spazio espositivo, soluzione che ne permette solo una vista parziale. Per completare la visita occorre immaginare un percorso alternativo. La mostra alterna lavori che rimandano a esperimenti ottici a quelli invece legati a una dimensione ludica. però non è di facile accesso e lettura: alcune opere, poiché interattive e immersive, sono sconsigliate a persone che soffrano di patologie tra cui sindromi vertiginose, attacchi di panico, acrofobia (paura dell’altezza) e kenofobia (paura del vuoto). (MS)
Mos segue da vari anni il progetto e la realizzazione di Lali Gurans, il primo centro comunitario e orfanotrofio autosufficiente al mondo. Una volta inaugurato, non avrà costi di esercizio e sarà nelle condizioni di generare alcuni ricavi. Il centro si trova a Jorpati, nei pressi della capitale nepalese Kathmandu. L’edificio si basa su uno scheletro in cemento armato, con un numero maggiore di pilastri rispetto alla tradizione costruttiva locale, in modo di poter prescindere dai muri perimetrali, ottenendo quindi una maggiore trasparenza e ventilazione naturale. Funziona come una macchina passiva, che recupererà gas naturale e concime dagli scarichi fognari, impiegherà l’acqua estratta dai pozzi oppure raccolta durante le piogge monsoniche e sarà autonoma dal punto di vista elettrico. Il cibo sarà prodotto in situ, utilizzando alcuni giardini pensili. Il cantiere si trova attualmente in una fase di stallo e ha quindi bisogno di una nuova iniezione di fondi. (Fabrizio Gallanti)