Nuovi scenari
Dal prodotto all’esperienza, dal prestigio alla felicità. spiega com’ è cambiato l’Italian Style nell’ultima decade.
Dieci anni fa, professore, ci aveva illustrato l’evoluzione del concetto di Italian Style dalla fine della guerra fino agli anni 2000. Ora parliamo di come quel concetto così sfuggente e pervasivo è cambiato nell’ultimo decennio... Partiamo da che cosa è successo nel mondo… Mi fermerei a due macrofenomeni: il terrorismo islamico e la grande crisi finanziaria. Entrambi hanno largamente contribuito a creare un sentimento di incertezza, un’ansia diffusa e strisciante per il presente e per il futuro e un ripiegarsi sul passato: sei italiani su dieci trovano che si stava meglio ieri. Come questa percezione, che non è solo nostra, ma un po’ di tutto l’Occidente, si è riverberata sull’Italian Style? Stando a indagini sociologiche in due modi tra loro collegati che si possono riassumere così: dal prodotto all’esperienza e dal prestigio alle piccole felicità terrene. Che cosa significa? Cominciamo col dire di una ricerca recente che indica come l’Italia abbia, nella percezione dello straniero, cinque punti di forza e altrettanti di debolezza. Quelli negativi evidenziano un Paese confuso e disorganizzato; un Paese maleducato e con uno scarsissimo tasso di cultura civica; un Paese dal sistema politico a dir poco misterioso; un Paese dalla scarsa cultura della legalità, dall’individuo all’intero sistema della giustizia; e infine un Paese imprevedibile. Siamo invece forti per la flessibilità, nel senso che sappiamo sempre cavarcela e risolvere problemi per altri insolubili; per l’umanità che è allegria di vivere,