Editoriale.
Viaggiavo, giorni fa, per la campagna toscana e, in una luce d’oro, era tutto un venirmi incontro di riposanti campiture agricole, di macchie selvose, di colori speziati e profumi inebrianti. Si mescolava, nella meraviglia di quell’attimo, la memoria dei calmi paesaggi di Ambrogio Lorenzetti e, dolce, un verso di Rimbaud: “Com’è gradevole il tiglio nelle sere di giugno!”. Giugno: quando la primavera sfuma nell’estate. Quello era il suo perfetto ritratto. Il mese del sole, della libertà come recita un adagio popolare. Ma anche il mese della voglia di azione e, per converso, del RELAX . Ho pensato a quel momento di magia mentre con la redazione sceglievamo le case per questo numero di AD, ne componevamo l’ impaginazione cercando per ciascuna il quid da mettere in risalto perché speciale e, ancora, ne scandivamo la sequenza studiando la giusta ritmica tra immagini, forme, colori, atmosfere. Ho voluto che nelle case scelte si respirasse quel sentore di giugno, quell'emozione gioiosa. Risultato? Una selezione di interni SOLARI (siamo pur sempre in giugno) e INFORMALI che, nella disposizione dell’arredamento, nella giustapposizione dei colori, nel rapporto con l’esterno, evocano dinamismo, il desiderio di aggiungere, di scombinare e ricomporre, e insieme di oziare (nel senso che alla parola davano i Romani). Ambienti rassicuranti, bene organizzati, con studiate proporzioni e sapienti allineamenti visuali a riposare lo sguardo, mai però incombenti, sottesi da logiche progettuali che lasciano campo alla fantasia, alle passioni, al gusto di chi li vive. Nell’esotica villa equatoriale di Cartagena in Colombia come in quella candida e neorazionalista affacciata sul mare italiano, nell’abitazione mossa, vitale, elegante di Anna Fendi a Roma come nell’ interno napoletano dove il protagonista è il VUOTO o, al contrario, nell’appartamento di New York in cui è un iperdecorativismo a farla da padrone: in ciascuna di queste dimore non c’è uno stile dominante, ma un’armoniosa somma di ispirazioni, tra le quali l’arte moderna e contemporanea gioca un ruolo decisivo. In tale capacità di mettere equilibrio tra le differenze, di mantenerne la leggibilità pur in un paesaggio domestico unitario sta il maggior fascino di queste case e del relativo interior design. Si diceva dell’arte e su TRE ARTISTI particolari ci soffermiamo: Xhixha, il poeta dell’acciaio che va in mostra nel Giardino di Boboli; Francesco Simeti che decora una casa nella metafisica solitudine di Civita di Bagnoregio; e il giovane Hassan che reinventa l’action painting con il furore e il ritmo di un boxeur. Bravissimi. Il FOCUS dedicato alle tendenze del mercato ci porta nel nostro Sud a scoprire le MILLE SUGGESTIONI che Puglia, Sicilia e Sardegna orono al design. Nelle STORIE incontriamo una vecchia conoscenza, il telefono Grillo, disegnato da Zanuso e Sapper, che giusto 50 anni fa entrava nelle nostre case. E poi parliamo di un maestro del Liberty, Giuseppe Sommaruga, scomparso un secolo fa, e di CHRISTIE’S di cui un bel libro celebra i 250 anni di vita e di aste. Un numero tutto da leggere.
Amici della casa. Ettore Mocchetti, direttore di AD, e Anna Fendi, famosa stilista e imprenditrice con una predisposizione innata per l’arredamento. In questo numero visitiamo l'appartamento nel centro di Roma dove progetta le sue creazioni.