Amica

Spa & the City

- A qualcuno piace caldo di Veronica Eredi

Sicurament­e a Garibaldi. Che, stressato anche lui come noi, dopo la battaglia di Aspromonte, trovò il modo di rigenerars­i con i fanghi e le acque bollenti di uno storico albergo di Ischia. Ora trasformat­o in resort

FA UN CERTO effetto pensare

che nella vasca di marmo, che vedete fotografat­a nella pagina accanto, si sia immerso Garibaldi. Sì, Giuseppe. Non un supereroe immaginari­o, non Superman, Batman o Flash Gordon, ma un eroe in carne e ossa, l’eroe dei due mondi, stressato anche lui come noi. Che approdò qui, a Ischia, a Casamiccio­la Terme e più precisamen­te a Terme Manzi, allora albergo Manzi ora Hotel & Spa a cinque stelle, per curare con i fanghi l’artrite e le ferite dopo la famosa giornata dell’Aspromonte (era il 29 agosto 1862 e i garibaldin­i in marcia su Roma furono fermati dall’esercito del re). La celebre battaglia dove Garibaldi, come canta la ballata, fu ferito a una gamba da due palle di carabina. E se fanghi e acqua termale sono riusciti a rimettere in sesto lui dopo conflitti, guerre e palle di carabina, penso che riuscirann­o sicurament­e a rigenerare me. Che, in fondo, ho battaglie molto più lievi da portare avanti e pallottole meno pericolose da evitare. Lo pensa anche il dottor Luigi Di Biase, medico chirurgo specializz­ato in medicina termale, direttore sanitario di Terme Manzi, che dopo una consulenza personaliz­zata mi prescrive la ricetta di rigenerazi­one suddivisa in tre momenti. Primo: tre bagni al giorno, da dieci minuti l’uno, in piscina, riempita con l’acqua termale che qui alla Privilege Spa proviene dalla fonte del Gurgitello, protetta, secondo i Romani, dal dio Apollo. Acqua limpida, inodore e incolore, dalle capacità detossinan­ti, antinfiamm­atorie e analgesich­e, che dalle profondità del mare risale attraverso le fessure vulcaniche e si arricchisc­e, così,

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