Plovdiv Capitale della Cultura Europea lancia il turismo in Bulgaria
Dal primo gennaio 2018 la Bulgaria detiene la Presidenza di turno del Consiglio Europeo. Nel corso di sei mesi, i ministri del governo di tale paese presiederanno le riunioni del Consiglio nei rispettivi settori di competenza, contribuendo a fissarne l’ordine del giorno, e facilitando il dialogo con le altre istituzioni dell’unione Europea. Le priorità della presidenza bulgara sono ispirate allo slogan "L'unione fa la forza", che è anche il motto dello stemma della Repubblica di Bulgaria. La Presidenza lavorerà quindi al fine di fornire soluzioni concrete per costruire un'europa più forte, più sicura e più solidale, concentrandosi su quattro settori chiave: futuro e giovani, Balcani occidentali, sicurezza e stabilità, economia digitale. La speranza del paese è anche quella di invertire una tendenza che da alcuni anni appare quasi inarrestabile: lo spopolamento del proprio territorio. Si stima infatti che la Bulgaria agli attuali ritmi di emigrazione, nei prossimi trent’anni, potrebbe perdere ancora quasi due milioni di abitanti, assentandosi sul una popolazione di appeni 5 milioni. Dopo la difficile transizione post-comunista di fine secolo, centinaia di migliaia di giovani bulgari iniziarono a trasferirsi nei paesi più ricchi dell’europa abbandonando le regioni agricole più povere, quelle del nord-ovest, ma anche le città industriali messe in crisi dalla mancanza di investimenti in grado di garantire l’ammodernamento degli impianti. Il paradosso è che a distanza di quasi 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, sebbene la popolazione stia rapidamente invecchiando manca forza lavoro e i tassi di occupazione sono più alti che il altre nazioni dell’area, mentre gli aiuti europei e le rimesse della diaspora di oltre un milione di bulgari occupati all’estero hanno notevolmente alzato gli standard gli standard di vita nazionali. La politica fiscale del Governo per attrarre investimenti e, soprattutto, i pensionati europei sedotti da livelli di tassazione estremamente convenienti, stanno cominciando a dare i loro frutti e si calcola che siano oltre il migliaio gli italiani che hanno trasferito la loro residenza a Sofia o lunghe le coste del mar Nero. Il turismo è un’altro dei settori su cui si
punta maggiormente con l’aiuto delle compagnie low cost che quotidianamente da tutte le capitali europee scaricano negli aeroporti bulgari migliaia di viaggiatori curiosi di esplorare una destinazione poco conosciuta e in cui il costo della vita è decisamente basso. Il volo da Roma dura appena un’ora e trenta e il livello della ricezione alberghiera è molto migliorato negli ultimi anni. Per il 2019, Plovdiv insieme a Matera, sono state nominate Capitali Europee della Cultura e ciò accenderà i riflettori internazionali su quella che è considerata la più antica città europea vivente, con ben ottomila anni di storia. Plovdiv è la seconda città della Bulgaria, con una popolazione di circa 350.000 persone. Fra il XVIII e i XIX secolo 18° e 19° Plovdiv è stata un importante centro economico e culturale con antiche case di commercianti e artigiani ottimamente conservate, diversi teatri, musei, numerosi reperti archeologici romani quali l’anfiteatro e l’acquedotto di
sud, a 1147 metri di altezza, al termine di una valle ricoperta di foreste, e che si può raggiungere in circa due ore di macchina lungo strade ben curate anche nella stagione della neve. Il complesso fu fondato nel X secolo dall’eremita San Giovanni di Rila, le cui reliquie sono esposte nella chiesa; venne distrutto nel 1378 dagli ottomani, per poi essere ricostruito e diventare centro di vita spirituale e culturale in cui i monaci pregavano e trascrivevano i libri di autori storici, tuttora conservati nella biblioteca. Con le sue alte mura di cinta, il santuario somiglia a una fortezza ed è composto da un edificio di quattro piani con balconi variopinti, 300 celle monastiche, un refettorio, il grande cortile, una chiesa e la torre, l’edificio più antico risalente al 1335. Nella chiesa l'opera d'arte più preziosa, è l'iconostasi, intagliata in legno mentre le pareti sono tutte affrescate. Per gli amanti del termalismo segnaliamo che la Bulgaria ha più di 600 sorgenti minerali naturali, e all’interno del Parco Naturale di Rila si trova Sapareva con i suoi bagni di acqua minerale che sgorga dalla più calda sorgente minerale in Europa (103° C) con un geyser che raggiunge un'altezza superiore ai 18 metri dal suolo, con un ritmo di 5-6 secondi a gittata.