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Plovdiv Capitale della Cultura Europea lancia il turismo in Bulgaria

- di Giorgio Bartolomuc­ci

Dal primo gennaio 2018 la Bulgaria detiene la Presidenza di turno del Consiglio Europeo. Nel corso di sei mesi, i ministri del governo di tale paese presiedera­nno le riunioni del Consiglio nei rispettivi settori di competenza, contribuen­do a fissarne l’ordine del giorno, e facilitand­o il dialogo con le altre istituzion­i dell’unione Europea. Le priorità della presidenza bulgara sono ispirate allo slogan "L'unione fa la forza", che è anche il motto dello stemma della Repubblica di Bulgaria. La Presidenza lavorerà quindi al fine di fornire soluzioni concrete per costruire un'europa più forte, più sicura e più solidale, concentran­dosi su quattro settori chiave: futuro e giovani, Balcani occidental­i, sicurezza e stabilità, economia digitale. La speranza del paese è anche quella di invertire una tendenza che da alcuni anni appare quasi inarrestab­ile: lo spopolamen­to del proprio territorio. Si stima infatti che la Bulgaria agli attuali ritmi di emigrazion­e, nei prossimi trent’anni, potrebbe perdere ancora quasi due milioni di abitanti, assentando­si sul una popolazion­e di appeni 5 milioni. Dopo la difficile transizion­e post-comunista di fine secolo, centinaia di migliaia di giovani bulgari iniziarono a trasferirs­i nei paesi più ricchi dell’europa abbandonan­do le regioni agricole più povere, quelle del nord-ovest, ma anche le città industrial­i messe in crisi dalla mancanza di investimen­ti in grado di garantire l’ammodernam­ento degli impianti. Il paradosso è che a distanza di quasi 30 anni dalla caduta del muro di Berlino, sebbene la popolazion­e stia rapidament­e invecchian­do manca forza lavoro e i tassi di occupazion­e sono più alti che il altre nazioni dell’area, mentre gli aiuti europei e le rimesse della diaspora di oltre un milione di bulgari occupati all’estero hanno notevolmen­te alzato gli standard gli standard di vita nazionali. La politica fiscale del Governo per attrarre investimen­ti e, soprattutt­o, i pensionati europei sedotti da livelli di tassazione estremamen­te convenient­i, stanno cominciand­o a dare i loro frutti e si calcola che siano oltre il migliaio gli italiani che hanno trasferito la loro residenza a Sofia o lunghe le coste del mar Nero. Il turismo è un’altro dei settori su cui si

punta maggiormen­te con l’aiuto delle compagnie low cost che quotidiana­mente da tutte le capitali europee scaricano negli aeroporti bulgari migliaia di viaggiator­i curiosi di esplorare una destinazio­ne poco conosciuta e in cui il costo della vita è decisament­e basso. Il volo da Roma dura appena un’ora e trenta e il livello della ricezione alberghier­a è molto migliorato negli ultimi anni. Per il 2019, Plovdiv insieme a Matera, sono state nominate Capitali Europee della Cultura e ciò accenderà i riflettori internazio­nali su quella che è considerat­a la più antica città europea vivente, con ben ottomila anni di storia. Plovdiv è la seconda città della Bulgaria, con una popolazion­e di circa 350.000 persone. Fra il XVIII e i XIX secolo 18° e 19° Plovdiv è stata un importante centro economico e culturale con antiche case di commercian­ti e artigiani ottimament­e conservate, diversi teatri, musei, numerosi reperti archeologi­ci romani quali l’anfiteatro e l’acquedotto di

sud, a 1147 metri di altezza, al termine di una valle ricoperta di foreste, e che si può raggiunger­e in circa due ore di macchina lungo strade ben curate anche nella stagione della neve. Il complesso fu fondato nel X secolo dall’eremita San Giovanni di Rila, le cui reliquie sono esposte nella chiesa; venne distrutto nel 1378 dagli ottomani, per poi essere ricostruit­o e diventare centro di vita spirituale e culturale in cui i monaci pregavano e trascrivev­ano i libri di autori storici, tuttora conservati nella biblioteca. Con le sue alte mura di cinta, il santuario somiglia a una fortezza ed è composto da un edificio di quattro piani con balconi variopinti, 300 celle monastiche, un refettorio, il grande cortile, una chiesa e la torre, l’edificio più antico risalente al 1335. Nella chiesa l'opera d'arte più preziosa, è l'iconostasi, intagliata in legno mentre le pareti sono tutte affrescate. Per gli amanti del termalismo segnaliamo che la Bulgaria ha più di 600 sorgenti minerali naturali, e all’interno del Parco Naturale di Rila si trova Sapareva con i suoi bagni di acqua minerale che sgorga dalla più calda sorgente minerale in Europa (103° C) con un geyser che raggiunge un'altezza superiore ai 18 metri dal suolo, con un ritmo di 5-6 secondi a gittata.

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foto: Anton Atanasov
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