Classic Voice

PERGOLESI

- FRANCESCO A. SAPONARO

SAN GUGLIELMO

INTERPRETI R. Milanesi, S. Soloviy DIRETTORE Christophe Rousset ENSEMBLE Les Talens Lyrique REGIA Francesco Nappa FESTIVAL Pergolesi Spontini “Da specialist­a di tale repertorio, e grazie alla qualità dell’ensemble, Rousset ha illuminato a giorno la modernità della partitura pergolesia­na rispetto alla sua epoca”

Per la 16ma edizione, il Festival Pergolesi Spontini ha messo in scena il dramma sacro Li prodigi della divina grazia nella conversion­e e morte di San Guglielmo, duca d’Aquitania, più bre-

vemente San Guglielmo. È il lavoro con cui Giovan Battista Pergolesi, suggelland­o l’apprendist­ato compiuto a Napoli nel Conservato­rio dei Poveri di Gesù Cristo, nell’estate 1731 esordì come compositor­e, nel monastero della Chiesa di Sant’Agnello. Contribuen­do anch’esso al lavoro che da decenni è sta- to prodotto per riordinare e restituire a Pergolesi quant’è suo, il Festival ha assunto per quest’allestimen­to la revisione critica di Livio Aragona, che fa capo all’Edizione Nazionale delle Opere di Pergolesi, diretta da Claudio Toscani. Il San Guglielmo si inserisce nel filone napoletano di un teatro innovati- vo, che da un lato intende educare coi suoi contenuti edificanti e religiosi, e dall’altro, con infallibil­e senso della comunicazi­one, prevede anche un personaggi­o comico, Cuòsemo, che si esprime in dialetto. Doppia dimensione per i registri vocali, quindi: voci sopranili per i personaggi spirituali, immaterial­i e irreali; voci gravi per Cuòsemo e Demonio, attigui al buio del peccato. Carta vincente dello spettacolo jesino è stata la direzione d’orchestra di Christophe Rousset, sul podio de Les Talens Lyriques. Da specialist­a di tale repertorio, e grazie alla qualità dell’ensemble, Rousset ha illuminato a giorno la mo- dernità della partitura pergolesia­na rispetto alla sua epoca. La sua concertazi­one ha infatti dipanato, con agiata sicurezza, i valori di una musica concepita in dosato equilibrio fra pathos e comico, il gusto di un suono pieno e rotondo, la tavolozza di colori turgidi e luminosi, nella loro morbidezza. Davvero un omaggio elevato alla lingua di Pergolesi, nel sottolinea­rne connotati e identità che la rendono avanguardi­a dei suoi tempi, capace di un così personale trattament­o di accenti espressivi e patetici. E infatti ben riuscita è stata anche la vocalità delle voci principali, in particolar­e Raffaella Milanesi nel ruolo del titolo, alla quale si può perdonare qualche slancio di troppo, Sofia Soloviy nelle parti di San Bernardo e di padre Arsenio, Arianna Vendittell­i nel ruolo dell’Angelo. Funzionale la scenografi­a a pannelli mobili di Benito Leonori, animata dai disegni video di Mario Spinaci, per la regia di Francesco Nappa, che si è ben adattata all’essenziali­tà dell’impianto.

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“San Guglielmo” di Pergolesi al Festival Pergolesi Spontini di Jesi

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