GODARD
SONATE PER VIOLINO E PIANOFORTE OP. 1,2, 9, 12 Nicolas Dautricourt VIOLINO Dana Ciocarlie PIANOFORTE 2 CD Aparte AP 124 23,54 PREZZO
Ancora il Palazzetto Bru Zane e le sue interessantissime produzioni ci permettono oggi di ascoltare una integrale delle quattro sonate per violino e pianoforte di Godard, autore del quale ci eravamo interessati lo scorso anno per un analogo cd dedicato a una scelta di lavori pianistici. Già, perché Godard si muove su entrambi i versanti con grande disinvoltura e si avvale di una preparazione violinistica di tutto rispetto come allievo tra gli altri di Vieuxtemps. Le sonate si trovano all’inizio di un catalogo di opere che oltrepassa i centocinquanta numeri ed essendo state composte tra il 1866 e il 1872 rappresentano un lascito importante in quanto precedono i più noti lavori di Fauré, Saint-Saëns e Franck che risalgono al periodo 1873-1886. Musica pregevole, sicuramente, all’interno della quale si colgono molti riferimenti a un linguaggio composito che va da Alkan fino addirittura ad anticipare certi slanci dell’op. 18 di Richard Strauss, le quattro sonate di Godard raggiungono la massima specificità nel quarto esempio dell’op. 12 in la bemolle maggiore, che deve avere non poco agitato gli animi degli ascoltatori nei salotti dell’epoca con lo slancio del primo movimento, il motivo ostinato dello Scherzo (che ci ricorda il Minuetto della Symphonie di Alkan), il disarmante cantabile dell’Andante, il Finale tenebroso e allo stesso tempo esaltante nel suo secondo tema in “maggiore”. Di minor spessore sono le prime due sonate (op. 1 e 2) mentre nell’op. 9 si ascoltano interessanti deviazioni “folkloristiche” nel finale. Il duo Dautricourt-Ciocarlie lavora al meglio su questo materiale, estraendo tutto ciò che ci si potrebbe aspettare. Di particolare valore ci sembra l’intervento pianistico della solista rumena.