Classic Voice

BEETHOVEN

- GIAN PAOLO MINARDI

QUARTETTO PER ARCHI OP. 18 N. 5 E OP. 130 Quartetto di Cremona ENSEMBLE Audite 92.685 CD 18 PREZZO

Ègiunto alla sesta tappa il viaggio intrapreso dal Quartetto di Cremona attraverso l’universo dei Quartetti di Beethoven, impresa estrema se non sostenuta da quella consapevol­ezza che i nostri interpreti hanno mostrato di possedere attraverso il lungo e variegato tirocinio che li ha confortati nell’alto confronto con l’integrale. Consapevol­ezza che si è tradotta in una sempre più mirata adesione alle ragioni più sotterrane­e dell’ardua scrittura, il gioco sensibile delle dinamiche, la pregnanza degli “sforzati”, il dilemma dei silenzi, le irruzioni impetuose, le impalpabil­i, toccanti “interferen­ze del cuore”. Ne è avvincente testimonia­nza l’interpreta­zione del Quartetto op. 130 la cui mobilità emozionale ha trovato una ricreazion­e di rara penetrazio­ne, nel modo con cui l’alternarsi delle movenze è risultato organica-

mente partecipe di una superiore unità; quei salti d’umore che trapassano dall’Adagio ma non troppo all’Allegro, la fugacità del Presto, la giusta percezione di quel “Poco scherzoso” segnato da Beethoven per il terzo movimento, contrappes­ato dalla pulsante “Danza tedesca” come a preparare per contrasto il sublime raccoglime­nto della Cavatina, delibata dai nostri interpreti con la giusta emozione, fino al momento singhiozza­nte, un’angoscia, beklemmt scrive Beethoven, quasi intratteni­bile fino alla pacificazi­one e alla liberazion­e dei quel Finale che il musicista aveva sostituito alla progettata “Grande fuga”, troppo difficile forse, per gli esecutori e per il pubblico: sono i segnali dell’approfondi­mento con cui i nostri interpreti hanno proseguito il loro viaggio, nel modo di cogliere il senso dell’immenso trapasso tra l’affabile trasparenz­a del giovanile Quartetto in la maggiore, offerto con leggera freschezza, e le estreme riflession­i del musicista.

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