ALFANO
OPERE PER PIANOFORTE
Orazio Maione PIANOFORTE
Naxos 8.573754 CD
9,20 PREZZO ★★★★
Se non fosse per quel finale di Turandot, voluto da Toscanini, poi cassato, fonte di tante polemiche e di tanti dubbi che tuttavia non l’hanno tolto dalla circolazione, il nome di Alfano sarebbe soltanto un nome, rimanendo la sua musica silenziosa, anch’essa rinchiusa in quel limbo che ha accolto molti protagonisti del nostro Novecento che, nati nell’Ottocento, hanno guardato al nuovo con altra consapevolezza. Meno esplicita, rispetto alle scelte di Casella, di Malipiero e pure di Pizzetti, quella di Alfano (la cui inclusione nella “generazione dell’Ottanta” è stata fortemente negata da Mila che di quella formula fu il creatore) che tuttavia fiutò con sensibilità l’aria europea, avendo perfezionato gli studi, dopo quelli nella nativa Napoli, in Germania e in Francia. Il disco risulta quindi significativo nel ricomporre attraverso la più riservata strada del pianoforte - di cui Alfano fu raffinato esecutore, come lascia intendere la scrittura un profilo vivo del musicista, quale va snodandosi dalle prime suggestioni romantiche (Schumann e Mendelssohn in particolare) a quelle stimolanti del più variegato versante europeo, dalla Spagna di Albéniz e Granados all’est di Enesco e di Bartók, mai dimenticando ovviamente l’amata Napoli fissata con segno fragrante, ma non oleografico, nelle Quatre Danses napolitaines. Interprete intensamente e felicemente coinvolto il pianista Orazio Maione.