Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Comunali, il ritorno di Forza Italia
Democrat in crisi profonda, M5S in netto calo. Di Maio: contro di noi in campo vere corazzate
NAPOLI Il Movimento 5 stelle sembra essere stato risucchiato dal protagonismo politico e governativo della Lega: non si spiegherebbe diversamente, pure al di là del valore relativo di questo test amministrativo, lo stop subìto con il voto di domenica scorsa. In Campania, invece, torna ad ossigenarsi Forza Italia, che vince in molti Comuni. Mentre resta profonda la crisi democrat.
La disfatta del Pd è nel silenzio fuligginoso, a poche ore dall’esito elettorale, dei vertici del partito: un silenzio politicamente omertoso (beninteso: al di là delle dichiarazioni di circostanza inclini a giustificare il vuoto politico o a contestarlo, di converso, per suggerire in qualche modo una virtuale alternativa) che dura da troppo tempo e che stavolta erige un muro anche dinanzi alla sconfitta di Afragola, dove il sindaco uscente Mimmo Tuccillo, già parlamentare, è stato travolto da una coalizione trasversale che ha radunato esponenti della destra dell’ex sindaco Vincenzo Nespoli, ex dem e scontenti ispirati dal consigliere regionale di maggioranza Tommaso Casillo, e centristi capeggiati dal nuovo primo cittadino, l’imprenditore Claudio Grillo.
Certo, ad Avellino — unico capoluogo campano al voto — il penalista Nello Pizza (42,9%), sostenuto da Pd e altre sei civiche, ora se la vedrà al turno di ballottaggio con il candidato a sindaco dei 5 stelle, il funzionario dell’Agenzia delle entrate Vincenzo Ciampi (al 20%). Ma Pizza ha ottenuto soprattutto il sostegno della collaudata ditta De Mita-Mancino. Mentre qui, dove Luigi Di Maio aveva chiuso la campagna elettorale venerdì scorso, i grillini, alla fine, dovranno fare di tutto per difendere la loro bandiera, data l’insufficiente performance registrata negli altri Comuni.
A Boscoreale, feudo vesuviano del capogruppo regionale del Pd Mario Casillo, la grande coalizione trasversale formata dall’ampio arco politico che va dal Pd a FI ha schierato una flotta di 9 liste con 144 candidati, eleggendo il sindaco bipartisan Antonio Diplomatico. E giusto per chiudere il cerchio non si può far a meno di considerare il dato di Torre del Greco, dove il candidato sindaco centrista, Giovanni Palomba (al 35%), ripudiato all’ultimo momento dai Democrat — tanto che questi ultimi non sono riusciti a presentare la lista — sfiderà al secondo turno Luigi Mele, ex assessore di Forza Italia (al 15,35%). Il Movimento 5 Stelle a Torre del Greco rimane fuori dal ballottaggio: Luigi Sanguigno si è infatti fermato al 14,40%.
A Castellammare il centrodestra porta Gaetano Cimmino al 30,95%: anche qui esito rimandato al ballottaggio con Andrea Di Martino (civiche di centro) al 22,68. Lieve la distanza dal candidato neo-dem Massimo de Angelis, fermatosi al 21,80.
Certo, Forza Italia torna a respirare dopo essere rimasta in apnea per tutto il tempo che l’ha separata dall’ultima tornata elettorale. Ieri il coordinamento campano, con Mimmo De Siano, ha convocato all’istante una conferenza stampa per celebrare il proprio ritorno alla vita pubblica, anche perché dopo la lettera di Silvio Berlusconi al Corriere della Sera, in cui è stata annunciata l’ennesima rivoluzione organizzativa del partito, tutti avvertono l’urgenza di riposizionarsi in bella vista.
Nel Casertano, a Maddaloni, infine, è il candidato del centrodestra Andrea De Filippo il nuovo sindaco, che ha vinto al primo turno col 59,78%. Dietro Bruno Cortese (Alleanza Civica) ha cercato di contenere il distacco, ma si è attestato al 20%.
De Mita e Mancino
Nel capoluogo irpino sono stati loro ad aiutare concretamente il candidato del centrosinistra durante Il primo turno