Corriere del Mezzogiorno (Campania)
Il Madre apre al sociale e alla città e incontra il Gridas di Scampia
Il progetto triennale di inclusione con laboratori gratuiti per ragazzi
Chi lo ha conosciuto sa bene che Felice non si considerava affatto un artista, piuttosto un artigiano. «Perché l’artigiano lavora con la gente mentre l’artista lavora sopra la gente», dice perentoria Mirella Pignataro, la moglie dello storico pioniere del riscatto sociale degli emarginati e fondatore, nel 1981, del Gridas (Gruppo risveglio dal sonno). «Ecco perché mai sarebbe entrato in un museo. Odiava i luoghi chiusi». Da oggi invece Felice (scomparso nel 2004) è a pieno titolo nel cuore di uno dei musei più prestigiosi della città, il Madre.
Con Felice@Madre, il progetto realizzato dalla Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee in collaborazione con la storica associazione di Scampia, che vede l’atrio e le pareti della Project Room del museo vestiti, fino al 3 settembre, (consulenza e coordinamento di Désirée Klain) con i bellissimi manifesti, gli striscioni e le sculture di Pignataro, «il più prolifico muralista del mondo», nella definizione di Hans Josef Gombrich. Compreso il coloratissimo telone che racconta la straordinaria storia di Donnaregina e «Petrified Forest» l’opera «pietrificata» di Jimmie Durham in perfetto dialogo con le testimonianze di resistenza e riscatto dei lavori di Pignataro.
È il primo capitolo de «Il Madre per il sociale», la nuova piattaforma di attività educative e network di progetti di inclusione sociale, nati da un’idea di Laura Valente, presidente della Fondazione Donnaregina. In poche parole: rendere il Madre un museo diffuso, attivo, condiviso, partecipato, in ascolto e in relazione attraverso lo sguardo dei più piccoli. Un progetto inclusivo e triennale per un museo aperto al territorio in grado di realizzare l’utopia di Pignataro. Con un ricco programma di attività didattiche, formative, ricreative e gratuite: tre laboratori rivolti a ragazzi dai 7 ai 17 anni, incentrati sulle tecniche del Gridas (murales, mosaici e riciclo creativo) realizzati in collaborazione con le associazioni «SkartAbelliamo» e «BandaBaleno» e con l’artista muralista Raro.
Tra gli step del progetto, oggi, alle 12, il Madre ospiterà un workshop destinato ai ragazzi di Scampia, tenuto da Cécile B. Evans, artista statunitense, realizzato con il sostegno di Nicoletta Fiorucci, fondatrice di Fiorucci Art Trust, e organizzato dal museo in collaborazione con Centro Insieme Onlus. Si tratta della parte conclusiva di un percorso di ricerca, che ha fatto tappa a Scampia, finalizzato alla realizzazione di Amos’World (Episode 3), la videoinstallazione per riflettere sul significato di «sentirsi a casa», oggi ovunque, con lo sguardo di un bambino e che sarà poi presentata al Madre il prossimo gennaio.