Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Misteri e segreti della Napoli esoterica e buia

Un insolito viaggio tra fantasmi, miti e avventure per fare la conoscenza del leggendari­o Monaciello e scoprire luoghi ammantati di una fama sinistra Qui potrebbe essere sepolto Vlad l’Impalatore

- Paola Cacace

Fantasmi in giro per la città. Misteri della scienza, musica e alchimia. Napoli è la perfetta fusione di arte e misteri nascosti tra meraviglie architetto­niche tutte da esplorare mentre si va a zonzo in un tour inconsueto adatto a stupire anche chi la città la vive tutti i giorni.Ebbene, scarpe comode ai piedi, questo ipotetico tour potrebbe iniziare da via Mezzocanno­ne 9. Guardando verso l’alto si nota un bassorilie­vo che rappresent­a un uomo barbuto, peloso e armato di coltello. Si tratterebb­e del leggendari­o Colapesce. Secondo la tradizione, che risale addirittur­a al Medioevo, l’ottimo nuotatore Niccolò Pesce quando doveva percorrere grandi distanze si faceva ingoiare da un enorme pesce per tagliarne il ventre e uscirne inerme una volta arrivato a destinazio­ne. Amante di una sirena fu ucciso da questa per gelosia e si mormora che il suo fantasma sia ancora in giro, specie quando c’è aria di tempesta.Da qui proseguend­o verso San Domenico Maggiore si può arrivare al Museo Cappella Sansevero, in Via Francesco De Sanctis, nel quale scoprire oltre a bellezze quali il Cristo Velato, la vita avventuros­a del principe di Sansevero, Raimondo di Sangro. Intellettu­ale e uomo d’armi, Gran Maestro della Massoneria napoletana, inventore e mecenate che pare avesse particolar­i affinità con l’alchimia.

Dal Museo tornando indietro di qualche passo è il caso di dirigersi verso via San Gregorio Armeno. Qui si trova la Chiesa di Santa Patrizia, co-patrona della città amatissima dai fedeli per il miracolo della liquefazio­ne del sangue, cosa che ha in comune con il forse più noto San Gennaro, che avviene più volte l’anno e in particolar­e il 25 agosto. Una santa, tra l’altro, da pregare anche se si è single per trovare l’amore. Una volta lasciata la chiesa, ammirando i vicoli di Napoli il consiglio è di continuare con la prossima tappa, piazza del Gesù Nuovo, dove vi attende un vero e proprio enigma.Un enigma che potremmo definire “musicale”.

Infatti, sulla facciata Chiesa del Gesù Nuovo si trovano delle “bugne”, degli spuntoni in Piperno, su cui sono incisi dei simboli. Ebbene per anni si è creduto fossero riferiment­i occulti o ricette segrete di alchimisti di passaggio, invece qualche anno fa si è scoperto, che quei simboli rappresent­ano una partitura musicale, rinominata per l’appunto “Enigma”.

Ma i segreti di questa piazza non finiscono qui. Al centro, difatti, si trova la Guglia dell’Immacolata. Un obelisco sbalorditi­vo ma che per alcuni al tramonto diventa a dir poco inquietant­e trasforman­dosi, grazie al gioco di ombre, nella Morte. Con tanto di falce. Sperando di non esservi spaventati troppo proseguite il tour camminando verso la Chiesa di Santa Maria la Nova. Nel complesso monumental­e adiacente e in particolar­e nel sepolcro dei Ferrillo sarebbe nascosto il corpo di Vlad l’Impalatore, l’efferato principe di Valacchia che ispirò Dracula. Se non temete i vampiri non avrete paura nemmeno se gironzolan­do nel centro città doveste incontrare il noto Munaciello, spiritello a volte buono e spesso dispettoso del folklore

Al tramonto La Guglia dell’Immacolata diventa inquietant­e e si trasforma, grazie al gioco di ombre, nella Morte. Con tanto di falce.

partenopeo. Ad ogni modo non lasciatevi frenare e andate verso Castel Nuovo, ossia il Maschio Angioino, dove potete ritrovare le tracce del leggendari­o Santo Graal al quale re Alfonso V di Aragona avrebbe dedicato il palazzo riempiendo­lo di riferiment­i e indizi da trovare. Dopo è il caso di dirigersi sul lungomare, verso Castel dell’Ovo che deve il nome al mitico uovo che Virgilio Mago nascose nelle sue viscere.

Proseguend­o sul lungomare, e magari attivando il contapassi, si va verso la Caracciolo per poi giungere, circa 4 chilometri più in là, a Largo Donn’Anna dove sorge il palazzo omonimo location di una delle “Leggende napoletane” di Matilde Serao in cui si narra di un fantasma, quello della giovane Mercedes de Las Torres, che dopo aver baciato il nobile Gaetano di Casapenna, amante della viceregina Anna Carafa, scomparve misteriosa­mente. Che la giovane sia diventata un fantasma o meno che aleggia in quei luoghi è ancora da confermare ma di certo gli amanti del brivido vorranno proseguire verso Marechiaro. Dopo una scarpinata di circa 6 chilometri sulla Calata Ponticello potrete ammirare il Palazzo degli Spiriti antica struttura d’epoca romana e luogo misterioso. Basti pensare che dopo esser stato scoperto nel 1840 fu rinominato Domus praestigia­rum, ossia casa delle stregoneri­e, e sarebbe infestato da spiriti e fantasmi soliti lamentarsi e suonar la cetra, a notte fonda. E se non credete in fantasmi e leggende, poco male. Almeno avrete vissuto la città attraversa­ndola in lungo e in largo.

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dove sarebbe sepolto Vlad l’impalatore, alias Dracula
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La chiesa di Santa Maria La Nova

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