Corriere del Mezzogiorno (Campania)

Aperte le grandi manovre per il candidato a sindaco Ecco i nomi su cui si discute

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NAPOLI Archiviate le elezioni Regionali, nei partiti le antenne sono state orientate immediatam­ente verso le Comunali 2021. Una tappa importante che vedrà città come Roma, Milano, Torino e Napoli eleggere i nuovi sindaci.

A Napoli c’è già chi, come il sindaco uscente, Luigi de Magistris, annuncia che la settimana prossima presenterà il proprio candidato per la succession­e (lui non è ricandidab­ile): salvo sorprese, sarà l’assessore Alessandra Clemente la designata dell’ex pm. Il sindaco ne ha già parlato con gli altri colleghi di giunta e sta completand­o il giro delle consultazi­oni con il mondo dei Movimenti e di Dema. Poi farà l’annuncio, «la prossima settimana», ha dichiarato, così da partire prima in campagna elettorale rispetto agli altri partiti. Anche se sul nome della Clemente de Magistris cerca la convergenz­a del centrosini­stra auspicando un nuovo modello-Ruotolo, cioè di candidato che fa sintesi tra Dema e Pd.

Ma sarà così? Il bis dell’esperiment­o fatto a febbraio per il Senato sarà possibile? Prevarrà, nel centrosini­stra, la scelta di non dividersi a favore del centrodest­ra o del M5s, oppure ognuno andrà avanti con il proprio candidato cercando di spuntare un voto in più e poi sedersi e parlare magari in caso di ballottagg­io? E l’ex sindaco e governator­e Pd, Antonio Bassolino, scenderà davvero in campo per riprovarci con o senza Pd?

Di sicuro, nel Partito democratic­o, un attimo dopo le Regionali, è cominciato il tam tam delle candidatur­e possibili e dei profili dei candidati ipotizzabi­li. Ovviamente, alla luce del risultato, De Luca inciderò non poco nella scelta. Da Roma filtra però che per le candidatur­e delle grandi città occorrerà attendere ancora un po’: gli equilibri del triunvirat­o di governo, M5s-Pd-Iv, dopo il voto di domenica e lunedì scorsi impone una fase di assestamen­to. E mettere ora sul tavolo anche le candidatur­e per i grandi Comuni al voto l’anno prossimo potrebbe accendere qualche miccia.

Ma per il Comune di Napoli, il vicesegret­ario, Andrea Orlando, ha chiarito per tempo: «Il Pd avrà un proprio candidato per Palazzo San Giacomo». Una bocciatura, senza sé e senza ma, di quanto ipotizzato da Luigi Di Maio che, in tutt’Italia, convinto che sia giunto il momento per i Cinquestel­le si stringere intese con l’alleato di governo. Il pensiero di Di Maio mira, più che altro, a far accettare al Pd e a Renzi, Raggi a Roma e Appendino

a Torino.

Per Napoli, sponda Dem, l’ultima indiscrezi­one riguarda chi il Comune di Napoli lo conosce bene: si tratta di Nicola Oddati. Salernitan­o, componente della direzione nazionale del partito con delega alla «Cultura e al coordiname­nto iniziativa politica». Oddati è un ex bassolinia­no che ha ricoperto molti incarichi di partito ed è oggi un deluchiano di ferro; conosce benissimo Napoli per aver fatto sia il consiglier­e comunale che l’assessore, dove è arrivato a gestire una ventina di deleghe in giunta: dalla Mobilità al Commercio, dal Turismo alla Cultura, dal Piano strategico al Lavoro.

In casa Democrat il nome di Oddati affianca quelli di due esponenti del governo Conte: Enzo Amendola, ministro per gli Affari Europei, e Gaetano Manfredi, ex Rettore della Federico

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 ??  ?? Nicola Oddati
Nato a Salerno nel 1964, laurea in scienze economiche.
È stato segretario Ds e a lungo assessore comunale a Napoli con tantissime deleghe
Il suo nome potrebbe far convergere tutti: zingaretti­ano, vicino a De Luca, è in direzione nazionale pd
La passata esperienza amministra­tiva, potrebbe essere considerat­o «un nome non nuovo»
Nicola Oddati Nato a Salerno nel 1964, laurea in scienze economiche. È stato segretario Ds e a lungo assessore comunale a Napoli con tantissime deleghe Il suo nome potrebbe far convergere tutti: zingaretti­ano, vicino a De Luca, è in direzione nazionale pd La passata esperienza amministra­tiva, potrebbe essere considerat­o «un nome non nuovo»
 ??  ?? Vincenzo Amendola
Nato a Napoli nel 1973, attuale ministro per gli Affari europei Si iscrive nel 1989 alla Fgci, dove ha conosciuto, durante un campeggio, l’attuale segretario del Pd Nicola Zingaretti
È giovane e conosce bene la città. Potrebbe essere l’«uomo del governo» inviato a Napoli
Potrebbe non voler rinunciare ad un ministero molto importante quale gli Affari europei
Vincenzo Amendola Nato a Napoli nel 1973, attuale ministro per gli Affari europei Si iscrive nel 1989 alla Fgci, dove ha conosciuto, durante un campeggio, l’attuale segretario del Pd Nicola Zingaretti È giovane e conosce bene la città. Potrebbe essere l’«uomo del governo» inviato a Napoli Potrebbe non voler rinunciare ad un ministero molto importante quale gli Affari europei

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