Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sogliano pensa all’addio si tratta per Sabelli al Verona
A piccoli passi vero il 15 e 16 giugno. Sono tante le ansie e timori in queste giornate pre assemblea dei soci. I tifosi incrociano le dita, confidando nella ricapitalizzazione di Giancaspro (o del socio di minoranza Paparesta, qualora il presidente attuale non riesca a ottemperare al suo impegno) ed esorcizzando lo spettro del fallimento. L’imprenditore molfettese sta cercando di racimolare in tutti i modi gli oltre 5 milioni che eviterebbero il peggiore degli scenari. In questo senso l’imminente passaggio di Fabio Grosso al Verona, assieme probabilmente a un giocatore (Sabelli?) potrebbe essere già la prima fonte di entrata per il Bari. Una sorta di «risarcimento» che gli scaligeri darebbero al Bari in cambio della risoluzione del contratto che vincolava l’ex campione del mondo ai «galletti» ancora per un’altra stagione. Al posto di Grosso si fanno sempre più insistenti e consistenti le voci che vogliono in panchina Marco Baroni. Un feeling di vecchia data, quello tra l’ex tecnico del Benevento e il Bari.
Gli addii di Grosso e forse Sabelli non saranno peraltro gli unici della tribolata estate biancorossa, e lo stesso Sogliano non è poi così certo di restare al timone della direzione sportiva. Domani dovrebbe esserci un incontro con Giancaspro. Sogliano vorrebbe garanzie sulla possibilità di costruire una squadra all’altezza e sulla solidità del club. Non dovesse averne, sarebbe complicato pensare a una sua permanenza nel capoluogo pugliese. Di certo Giancaspro, che ha cercato di tranquillizzare i tifosi dando certezze sulla ricapitalizzazione, ha espresso con chiarezza la volontà di continuare il percorso con lui.
Intanto, anche in vista del concerto di Vasco Rossi, in programma sabato e domenica, il Bari avrebbe trovato un accordo con Acquedotto Pugliese, pagando una parte del debito (40 per cento) e impegnandosi a completare la restituzione entro dicembre. Complessivamente l’importo non pagato ammonterebbe a circa 14mila euro.