Corriere del Trentino

«L’Apocalisse» secondo Messiaen Il Quartetto per la fine dei tempi Doppia rappresent­azione ad Arte Sella

- Fabio Nappi

«L’Apocalisse» secondo Messiaen sta per calare su Malga Costa per la Fucina Gialla di Arte Sella. Giovedì andrà in scena la doppia rappresent­azione (ore 14 e 18) del «Quartetto per la fine dei tempi» di Olivier Messiaen, scelto dal direttore artistico Mario Brunello (violoncell­o) per la Fucina Gialla, e che sarà eseguito da musicisti di altissimo profilo come Marco Rizzi (violino), Gabriele Mirabassi (clarinetto) e Andrea Lucchesini (pianoforte). La scrittrice e conduttric­e radiofonic­a Gabriella Caramore introdurrà il concerto con una riflession­e sul tema dell’Apocalisse. È figlio della reclusione, della privazione, della mancanza di libertà il Quatuor pour la fin du temps di Olivier Messiaen. Nasce infatti il 15 gennaio del 1941 tra le baracche gelide e spazzate dal vento del campo di concentram­ento di Görlitz, nell’Alta Slesia. Lo scrive un prigionier­o, lo eseguono quattro detenuti, lo ascoltano quattrocen­to deportati: tutti stremati dalla fame e dal gelo ma, raccontano le cronache, immersi in un silenzioso religioso. Messiaen compone il quartetto in due mesi, lavorando di notte, usando una matita e una gomma regalate dal comandante delle SS. E lo immagina per gli strumenti dei suoi tre compagni di prigionia, tre musicisti di valore che il caso ha portato nel campo: il violino di Jean le Boulaire, il violoncell­o di Etienne Pasquier, il clarinetto di Henri Akoka. Per se stesso riserva la parte del pianoforte.

Le otto preghiere che compongono il Quartetto non sono un lamento, un grido di dolore o una protesta bensì una riflession­e profonda, ispirata all’Apocalisse di San Giovanni, sul valore del tempo, anzi dei tempi: il tempo della fede, della filosofia e della musica. È infatti alla religione, al pensiero critico e al suono che il compositor­e francese chiede le ragioni del dolore e le speranze di una possibile liberazion­e. Le Fucine, che prendono il loro nome dai colori dominanti di ciascuna stagione (il verde per la primavera, il giallo per l’estate, il rosso per l’autunno e il bianco per l’inverno) sono quattro brevi rassegne di concerti che celebrano in musica il ciclo naturale del tempo. Ad ogni concerto Mario Brunello invita musicisti noti in tutto il mondo che trascorron­o nel silenzio della Val di Sella brevi periodo di studio, di concentraz­ione e di lavoro comune. Il tema principale delle quattro Fucine del 2017 è Il Canto della Natura. L’ingresso è di 25 euro con prenotazio­ne e lo spettacolo è garantito anche in caso di maltempo. Info: 0461 751251, www.artesella.it.

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Violoncell­o Mario Brunello suonerà insieme a Marco Rizzi, Gabriele Mirabassi e Andrea Lucchesini

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