L’università assume quaranta prof
Dipartimenti, record di eccellenze e 55 milioni: 40 assunzioni
La Provincia ha erogato all’Università di Trento 20 milioni per iniziare ad appianare i crediti che Piazza Dante deve all’università (quasi 200 milioni). Record di eccellenze per i Dipartimenti.
L’anno, per l’ateneo di TRENTO Trento, è iniziato nel migliore dei modi. Per due ragioni. La prima: otto dipartimenti su dieci sono rientrati negli elenchi Anvur che classificano le 180 eccellenze accademiche italiane, destinatarie di un finanziamento ministeriale pari a 1,3 miliardi per cinque anni. Di questi, 55,5 milioni sono stati complessivamente riconosciuti a Trento. Un plafond prezioso che consentirà principalmente di assumere personale (verosimilmente circa 40 tra docenti e ricercatori). La seconda ragione è quasi inaspettata: gli ultimi giorni di dicembre la Provincia ha erogato all’ateneo 20 milioni per cominciare ad appianare i crediti che Piazza Dante deve all’università (quasi 200 milioni).
Nel corso dell’anno se n’è parlato lungamente. È stato prima annunciato e poi definito il piano di rientro. Tant’è che dalle parole si è passati ai fatti. Il versamento di venti milioni, dalla Provincia alle casse dell’ateneo, è la prima erogazione formale che consente di ridurre il debito che andrà via via ammortizzato nei prossimi bilanci consultivi. «L’avevamo promesso ed è stato fatto — dice l’assessora Sara Ferrari — Si tratta del primo pezzo di un percorso ben definito». Un atto quasi simbolico, rimarca Ferrari. «È la dimostrazione che la delega, al di là delle polemiche, è stata ed è una giusta decisione».
Anche le ultime ambiguità nell’attribuzione delle risorse statali sono state chiarite ormai qualche mese fa. L’emendamento inserito nel decreto sul Mezzogiorno ha stabilito che anche l’università di Trento, al di là della delega, può concorrere ai finanziamenti incentivanti definiti dal ministero. «Un passaggio importante che ha permesso di arrivare al risultato di oggi», spiega Ferrari. Il riferimento è alla pubblicazione dei 180 dipartimenti di eccellenza a cui andranno i 271 milioni di euro previsti annualmente, per il quinquennio 2018-2022, dalla legge di bilancio 2017 per valorizzare l’eccellenza della ricerca con investimenti in capitale umano, infrastrutture e attività didattiche di alta qualificazione. In tutto si tratta di un finanziamento di 1,3 miliardi.
Risultato: fra i 180 dipartimenti d’eccellenza ci sono otto (su dieci) strutture dell’ateneo di Trento. Il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca (Miur) ha accordato loro 55,5 milioni in cinque anni (20182022). A ricevere i finanziamenti saranno: Giurisprudenza (7,4 milioni su base quinquennale), Ingegneria civile, ambientale e meccanica (8,6 milioni); Ingegneria industriale (6,6 milioni), Ingegneria e scienze dell’informazione (6,6 milioni); Lettere e filosofia (7,4 milioni); Matematica (6,6 milioni); Psicologia e scienze cognitive (6 milioni); Sociologia e ricerca sociale (6 milioni).
«Un risultato davvero straordinario — ha commentato il governatore Ugo Rossi — Le istituzioni dell’autonomia hanno sempre creduto nelle potenzialità della nostra università». «Considerate le nostre dimensioni, a quanto ci risulta, siamo l’università con la più alta percentuale di dipartimenti di eccellenza riconosciuti dal finanziamento», sottolinea invece il rettore Paolo Collini che spiega quali saranno le modalità in cui verranno investiti i 55,5 milioni.
«Le risorse assegnate finanzieranno i piani di sviluppo presentati dai dipartimenti per migliorare la qualità della ricerca e della didattica anche con l’assunzione di personale». Il 70% dei finanziamenti (circa 35 milioni di euro) saranno infatti investiti nel reclutamento di personale, circa quaranta persone tra ricercatori e docenti.
Ferrari Facciamo ciò che promettiamo. Prima tranche di un piano Rossi Risultato straordinario. La Provincia ci ha sempre creduto