Corriere del Trentino

Val di Gresta, sequestrat­a una tonnellata di crauti

I Nas al Consorzio ortofrutti­colo: prodotto di qualità ma non «bio». Denunciati in due

- A. R. T.

TRENTO Una tonnellata di crauti, buonissimi, originari della Val di Gresta, ma non «biologici» come riportavan­o le etichette. È quanto hanno sequestrat­o i carabinier­i del Nas di Trento negli stabilimen­ti del Consorzio ortofrutti­colo della Val di Gresta a Ronzo Chienis. L’operazione è stata disposta dal procurator­e di Rovereto Aldo Celentano ed eseguita dai militari a conclusion­e di una serie di controlli sul territorio avviati tra novembre e dicembre.

Secondo la Procura, in quel periodo il consorzio avrebbe registrato un importante incremento della richiesta di crauti biologici. Non riuscendo però a far fronte al numero crescente di ordinazion­i, l’azienda avrebbe quindi mescolato il prodotto certificat­o come «biologico» con altro non certificat­o.

Crauti di ottima qualità, coltivati e lavorati in Val di Gresta come quelli «bio», ma che sempliceme­nte non avrebbero ancora ottenuto la certificaz­ione. A quel punto i carabinier­i del Nas hanno tracciato con perizia l’intera filiera della materia prima, ottenuta dalla fermentazi­one del cavolo cappuccio, e anche del prodotto lavorato. L’indagine si è quindi conclusa il 14 febbraio scorso presso il consorzio con il sequestro preventivo di una tonnellata di crauti, che potrebbero essere comunque messi in commercio a seguito di una ri-etichettat­ura: il prodotto viene confeziona­to dal consorzio in vasetti da 560 grammi ciascuno e la differenza di costo fra il prodotto biologico e quello non certificat­o si aggira tra i 10 e i 15 centesimi al chilogramm­o. Nei guai sono finite due persone: la presidente del consorzio Vanda Rosà e l’allora direttore Flavio Tretter, entrambi denunciati alla Procura. A gennaio, proprio nel periodo in cui i carabinier­i stavano eseguendo i controlli sulla merce del consorzio, la presidente Rosà ha proceduto attraverso il suo avvocato Filippo Valcanover a licenziare Tretter ritenendo che il rapporto di fiducia con il direttore fosse venuto meno e in maniera irreversib­ile. Nella stessa occasione la presidente ha anche deciso di sospendere per quindici giorni uno dei magazzinie­ri del consorzio.

L’accusa rivolta dalla Procura di Rovereto alla presidente Rosà e all’ex direttore Tretter è quella di frode in commercio.

Durante i controlli A gennaio la presidente ha licenziato il direttore, ora sono stati denunciati entrambi

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Verifiche L’ispezione è avvenuta a dicembre, il sequestro lo scorso febbraio

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