«Legittima difesa, si deve cambiare»
Rossi interviene sulla proposta Giovanazzi: sì ad audizioni
TRENTO «Sulla legittima difesa servirebbe una proposta complessiva, che modifichi l’intero impianto normativo esistente, tenendo conto del mutamento dei tempi che stiamo vivendo». In prima commissione, il governatore Ugo Rossi ha invocato un cambiamento in materia di legittima difesa. Sul tavolo, il disegno di legge proposto da Nerio Giovanazzi per istituire un fondo provinciale di 50.000 euro destinato al rimborso delle spese legali delle vittime di crimini, aggredite durante furti o rapine, che siano state accusate del reato di eccesso di legittima difesa, ma che poi siano state assolte. «La Corte costituzionale ha cassato la norma della legge veneta. L’unica normativa di questo tipo ancora in vigore è quella della Lombardia, ma finora non vi è stato alcuna domanda di utilizzare la norma né alcuna erogazione di contributi» ha chiarito Carlo Daldoss, confermando il parere negativo della giunta. «Le misure di prevenzione — ha aggiunto — devono essere diverse, perché la violenza chiama sempre altra violenza».
Ma proprio sulla decisione della Corte costituzionale è intervenuto il governatore, che ha detto di non condividere la parte della sentenza con cui viene censurata la norma del Veneto, negando alle regioni in diritto di intervenire sul tema. «Le regioni — ha precisato Rossi — devono invece poter sostenere le vittime dei reati, istituendo un fondo a favore di chi subisce crimini e violenze. È necessario restringere il campo interpretativo per evitare giudizi contraddittori sugli eccessi di legittima difesa». Rossi ha ipotizzato anche l’estensione del fondo per le donne vittime di violenza. L’argomento sarà analizzato attraverso audizioni.