Gutweniger deluso. Thöni: «Organizzazione dura»
Il responsabile locale del Coni: peccato, ma il nostro territorio non sarebbe stato pronto
BOLZANO Da un lato c’è delusione per un’occasione sfumata già in partenza, dall’altro la consapevolezza che le Olimpiadi invernali rappresentano un impegno troppo gravoso. Il mondo dello sport altoatesino ha reagito con un duplice sentimento alla notizia della rinuncia della Provincia a presentare una «manifestazione d’interesse», primo passo formale verso una candidatura delle Olimpiadi invernali del 2026. Si tratta del resto della stessa edizione dei Giochi che sta creando problemi anche in Comune a Torino: l’ipotesi di una candidatura del capoluogo piemontese ha infatti spaccato la giunta guidata da Chiara Appendino.
A Bolzano, intanto, il presidente del Coni altoatesino, Heinz Gutweniger, non nasconde un po’ di delusione: «Come rappresentante del Coni locale, è evidente che mi sarebbero piaciute delle Olimpiadi “in casa”, e del resto ho partecipato anche a diverse riunioni, anche assieme ai rappresentanti politici, per discuterne. Da questo punto di vista quindi, sono rimasto un po’ deluso dalla decisione della giunta provinciale. Al tempo stesso però vanno comprese le motivazioni espresse dal presidente Kompatscher: dal punto di vista economico e logistico, l’organizzazione di un’olimpiade è molto impegnativa e non credo che l’Alto Adige sarebbe stato pronto. Si tratta di coinvolgere migliaia di persone, di gestire decine di milioni di euro, di allestire grandi strutture: non è uno scherzo, le Olimpiadi sono una cosa se- ria». Gutweniger, dunque, dimostra di accettare la decisione della giunta, anche se aggiunge: «In autunno ci saranno le elezioni e magari la giunta è stata condizionata anche da questa scadenza elettorale. Ma questa è solo una mia interpretazione». Anche per l’ex campione di sci Gustav Thöni, la decisione della giunta va letta da due diverse prospettive: «Da un lato — afferma Thöni — sarebbe stato molto bello vedere le Olimpiadi invernali organizzate nelle Dolomiti e quindi anche sulle nostre belle montagne altoatesine. Ma d’altra parte l’organizzazione dei Giochi, sia invernali che estivi, al giorno d’oggi è veramente troppo impegnativa: sono una cosa mostruosa. Quindi le motivazioni della giunta sono comprensibili».