La signora del museo
In silenzio, con discrezione, senza tanto clamore, com’era suo costume, ci ha lasciato la «signora Rauss». Così tutti noi eravamo soliti chiamarla al Museo Civico di Rovereto fin dal 1977 quando aveva sostituito la segretaria Elena Orsi, nipote dell’archeologo Paolo Orsi, iniziando il suo percorso lavorativo alla Società del Museo Civico, prima sotto la direzione del direttore Livio Tamanini, poi di Franco Finotti.
In questi 40 anni la sua dedizione per l’istituzione civica non venne mai meno e anche quando andò in pensione continuò a mettere a disposizione gratuitamente di ricercatori e utenti del Museo, i suoi servizi con competenza, precisione e rigore, aiutando i giovani, che l’avevano sostituita, ad affrontare le problematiche amministrative, ma soprattutto a gestire la biblioteca, la fototeca e l’archivio del Museo Civico, di cui era la «memoria storica».
Aveva, meglio di altri, interpretato la vera anima del nostro istituto e ai molti ricercatori e utenti degli archivi sapeva trasmettere il valore di operare in una logica di piccoli ma significativi passi verso la tutela e la valorizzazione del patrimonio cittadino.
Lei, tra di noi, era, infatti, la più fedele assertrice del Museo Civico di Rovereto specchio, dove una comunità possa riscoprirsi e trovare, volti, dati e informazioni naturali per meglio comprendere la sua storia e il suo territorio. Con generosità si prodigò per fornire informazioni, per migliorare la qualità dei lavori d’archivio e per far scoprire l’importanza dell’azione civica. Seguì, per molti anni, la contabilità della Società del Museo Civico e come conservatrice onoraria per la biblioteca e gli archivi curò con grande competenza l’editing di decine di monografie dell’Istituto e i primi 25 numeri
degli annali, rivista scientifica periodica del Museo.
Possiamo dare testimonianza che la «signora Rauss» era innamorata del Museo Civico, della sua storia, degli uomini che lo fecero crescere, delle idee a esso collegate, delle collezioni, delle ricerche e sapeva anche, con maestria, trasmettere l’entusiasmo nello scoprire le relazioni tra tutto
questo e gli eventi storici della sua città. Crediamo quindi che sia nostro dovere rendere qui testimonianza al suo impegno, ai suoi valori, che sono anche i nostri, al suo operato perché sia di stimolo e di monito a quanti hanno a cuore le istituzioni civiche cittadine. Società Museo Civico di Rovereto