Ex assessore travolto e ucciso dalla sua auto
Brez, Silvano Anselmi era stato assessore. Dalla Chiesa: persona eccezionale
Era appena tornato a casa. Aveva parcheggiato la sua auto nel piazzale, poco distante dalla sua villetta immersa in un bellissimo fazzoletto verde a Maso Plaz. Stava rientrando a casa, ha parcheggiato ed è sceso dall’auto. Pochi istanti. Sono trascorsi solo alcuni secondi. Ha visto la sua auto muoversi e ha cercato di fermarla.
Ha agito d’istinto. Ha tentato di risalire in auto, ha aperto la portiera, ma la sua Golf era già in movimento e l’ha travolto schiacciandolo. Non ha fatto in tempo a scappare Silvano Anselmi, 52 anni, l’ex vicesindaco di Brez, nonché ex assessore, morto la scorsa notte a pochi passi da casa. Il piazzale, leggermente in pendenza, ha probabilmente fatto prendere velocità al mezzo e Anselmi non è riuscito a fare nulla per mettersi in salvo.
La moglie Iolanda lo stava aspettando a casa, ha sentito l’auto rientrare e parcheggiare nel piazzale. Ha atteso qualche ma Silvano non rientrava. A quel punto la donna è uscita di casa per vedere cosa era successo. Le è bastato allungare lo sguardo e ha capito. Con un nodo alla gola ha chiamato i soccorsi. Era mezzanotte. Pochi minuti dopo davanti alla villetta dell’ex vice sindaco c’erano già i vigili del fuoco, i sanitari del 118 con due ambulanze e da Trento è partito l’elicottero in volo notturno, ma per l’uomo, purtroppo non c’è stato nulla da fare. Troppo gravi le lesioni riportate nell’investimento.
Un dolore difficile da sopportare per Iolanda che, impotente, ha assistito alle operazioni di soccorso, purtroppo vane. I carabinieri, arrivati in pochi minuti a Maso Plaz, ora stanno cercando di capire cosa è accaduto e perché l’auto si è mossa. Forse Anselmi si era dimenticato di tirare il freno a mano e quando si è ricordato era ormai troppo tardi o, forse, si è trattato di un guasto. Saminuto, ranno le indagini a ricostruire la dinamica.
Resta il dolore per un uomo che tutti conoscevano e stimavano in paese. Da qualche anno Anselmi viveva a Maso Plaz con la moglie, in una villetta immersa nella pace più totale. «Mi diceva: già ci sono tanti problemi nella vita, meglio avere un rifugio sereno dove rientrare alla sera», ricorda commossa Maria Dalla Chiesa. Assessore con delega all’urbanistica per dieci anni, dal 2000 al 2010, responsabile dell’area tecnica dell’Enel di Tuenno, Silvano Anselmi, a Brez era volto più che noto.
«Lo chiamavo scherzosamente il mio secondo figlio», ripete affranta Dalla Chiesa, che per due mandati ha condiviso l’impegno in giunta con Anselmi. A lei la delega alla cultura, a Silvano l’urbanistica e l’onore d’essere vicesindaco. «Era una persona eccezionale, dotata di grandissime capacità di mediazione, metteva il bene pubblico sempre al primo posto, spendendosi silenziosamente per le persone», dice con la voce spezzata Dalla Chiesa che rimarca un concetto: «Silvano era un uomo d’oro, un ragazzo alla mano, concreto».
Nella mattinata di ieri, a Brez, s’è diffusa subito la notizia della tragedia. Legato ai nipotini, alle tre sorelle e all’anziana mamma che vive proprio a Brez, Anselmi dopo due mandati in giunta aveva deciso di dedicarsi al lavoro. A sceglierlo come vice, quando nel 2000 era un ragazzo di 34 anni, fu l’allora sindaco Mario Menghini. «Sono frastornato — dice commosso l’ex sindaco di Brez — Eravamo una squadra affiatata, meglio di così non avremmo potuto lavorare. Silvano si è occupato della variante urbanistica con impegno e grande spirito di mediazione”. Ed è proprio questa la caratteristica che Menghini cita più volte: «Era affabile, ascoltava e si confrontava sempre». Domani alle ore 15, nella parrocchia di Brez, tutta la comunità e gli amici potranno salutare Anselmi per l’ultima volta.
«Per anni si è occupato di urbanistica, aveva un grande spirito di mediazione»