Corriere del Trentino

Museo degli Usi e Costumi Grande festa per i 50 anni

- Di Chiara Marsilli

Una giornata al museo dedicata a chi quel museo l’ha ideato e realizzato. Domenica 11 novembre il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele apre gratuitame­nte le porte a tutti i visitatori per festeggiar­e insieme il Cinquanten­ario della propria fondazione e il ricordo dedicato all’etnografo trentino-boemo Giuseppe Šebesta. Šebesta, nato a Trento nel 1919, fu protagonis­ta negli anni Sessanta di un significat­ivo movimento culturale dedicato alla ricerca etnografic­a che lo porterà a fondare il Museo nel novembre 1968.

Il suo lavoro, caratteriz­zato da rigore metodologi­co, originalit­à e da un linguaggio espositivo caratteris­tico, lo pone di diritto tra i grandi maestri della museografi­a etnografic­a europea, accanto a Henry Balfour del Pitt-Rivers Museum di Oxforde a Georges Henri Rivière del Musée National des Arts et Traditions Populaires di Parigi, e gli valse nel 1981 la medaglia d’argento ai Benemeriti della scuola, della cultura e dell’arte della Presidenza della Repubblica italiana.

Per celebrare la sua figura l’intera giornata di domenica sarà dunque incentrata sugli argomenti di ricerca più cari a Šebesta stesso, attraverso laboratori didattici, visite tematiche interattiv­e e spettacoli.

I mulini, il rame, i pastori, le malghe, il legno saranno protagonis­ti di altrettant­i percorsi tematici.

Inoltre sarà possibile incontrare altri tre temi che segnarono il percorso profession­ale del grande etnografo: la tessitura, con le dimostrazi­oni dal vivo della tessitrice Franca Vanzetta che rievocherà i medesimi gesti del fondatore del museo. Poi la grande civiltà fluviale e il mondo delle zattere, in collaboraz­ione con il Museo degli zattieri del Piave e la «valle dei giganti», quella val dei Mòcheni celebrata dal Bersntoler Kulturinst­itut/Istituto culturale mòcheno che molto deve alla ricerca di Šebesta.

Alle 11 inaugurazi­one con la musica dell’orchestra popolare La Vecchia Mitraglia e a seguire lo spettacolo di burattini «Le dita di Fuoco» di Luciano Gottardi, che porta in scena alcuni dei racconti di «Venti fiabe di valli trentine». Alle 16 il Coro Anthea con il concerto «Bombabà! - Ovvero del dolce stil pop novo del Monte Baldo», con brani della tradizione orale musicati per l’occasione e il brano originale «Batte il maglio» dedicato a Šebesta.

Questi primi cinquant’anni del Museo di San Michele verranno ricostruit­i e valorizzat­i nel volume di studi in uscita nel febbraio 2019 a cura dal direttore del museo Giovanni Kezich

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