Corriere del Trentino

L’Aquila rimane al palo La Fortitudo vince facile

Si sblocca una bella Fortitudo, ma Dolomiti Energia si lascia distrugger­e senza nemmeno provarci: ko con 23 punti di scarto. E martedì c’è l’Eurocup

- di Luca Aquino

Si sblocca una bella Fortitudo, al terzo tentativo vien fuori una lezione da 23 punti di scarto a una pessima Trento, che si lascia distrugger­e quasi senza provarci. Sorride finalmente la migliore Effe dell’anno, vero che non ci voleva molto a far meglio delle precedenti, ma questa è davvero una prova convincent­e, sui due lati del campo, brillante davanti (55% al tiro, 5 in doppia cifra) e solida dietro, molto al di là dei soli 70 subiti, arrotondat­i dagli ospiti in un intero quarto parziale di pura accademia.

Fa quasi tutto bene l’aquila biancoblù, tutto male l’Aquila bianconera, è un po’ la fotocopia della partita dell’anno scorso, 7 dicembre al PalaDozza, 24 di scarto alla fine, un massacro simile.

Torna Adrian Banks e si nota, il bomber parte dalla panchina ma spara 9 punti nei suoi primi 7’ in campo, pianta anche una gran schiacciat­a in contropied­e e si diverte. Come Aradori, nonostante il mastino Martin spesso incollato alle caviglie come previsto, già 14 all’intervallo finché c’è stata un po’ di partita, poi un lavoro pulito senza forzare. Con un fil di gas anche un buon Happ, ma più dei tre tenori il migliore è ancora una volta Matteo Fantinelli, al record personale in serie A (21) e alla terza partita in fila di grande spessore, con maturità da leader.

Ci sono 553 spettatori dichiarati, praticamen­te la metà di domenica scorsa con Varese, e del massimo disponibil­e (la deroga regionale al 15% della capienza consentiva 1.241 posti) e l’atmosfera è la solita, spenta. Chi è stato a casa però si è perso una Lavoropiù finalmente efficace e spettacola­re, da subito in grado di indirizzar­e la partita dalla sua parte nonostante il fattore campo rasoterra. «Buona intensità, il lavoro della settimana si è finalmente visto in partita, sono contento» sintetizza Sacchetti. Le energie per far bene la sua squadra ha dimostrato di saperle trovarle anche dentro di sé, non certo dal brusio di sottofondo (unico coro partito spontaneam­ente quando è arrivata la notizia della sconfitta della Virtus in Fiera).

Trento ci mette 3 minuti e mezzo a segnare il primo canestro, la partenza 8-0 fa subito capire che la serata sarà dura per i bianconeri, sovrastati a rimbalzo (37-28 alla fine) e sempre dietro. La Fortitudo fa tutto un po’ meglio e dà la spallata in chiusura di secondo quarto, +14 all’intervallo, se Trento è ancora in piedi è solo grazie a Maye, che entra come al solito dalla panchina ma si scalda immediatam­ente, 12 punti con 5/6 dei soli 34 dei suoi al riposo.

Il massacro prosegue, ventello di scarto dopo 3’ del terzo quarto, con 9 in fila di Fantinelli che vola sulle ali della perfezione (8/8 alla fine), ormai su una nuovola. Trento si sbriciola miserament­e, massimo vantaggio il +28 di fine terzo quarto, poi si gioca solo per ritoccare il tabellino.

Arriva sul velluto la prima vittoria in campionato per la Lavoropiù, che serviva come l’ossigeno perché la salita non è certo finita, guardando al calendario: domenica prossima a Sassari, quella dopo Milano in casa. Il cerino dello zero in classifica dopo tre giornate resta in mano alla Dolomiti Energia, in vista di un un’altra settimana molto densa: martedì a Nanterre in Eurocup e poi sabato prossimo a Pesaro.

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 ??  ?? Unipol Arena Pietro Aradori (Fortitudo Lavoropiù Bologna)cerca di andare a canestro contro Dolomiti Energia Trento (foto Ciamillo-Castoria/ GiulioCiam­illo)
Unipol Arena Pietro Aradori (Fortitudo Lavoropiù Bologna)cerca di andare a canestro contro Dolomiti Energia Trento (foto Ciamillo-Castoria/ GiulioCiam­illo)

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