I gioielli del Fai per due weekend tra arte e natura
Le «Giornate d’autunno» al via Trento e Bolzano: due weekend all’insegna di arte, storia e natura tra case affrescate, chiese e chiostri
«L’Italia più bella si fa in 4»: il Fai (Fondo Ambiente Italiano) raddoppia le occasioni di visita delle «Giornate Fai d’Autunno» e programma due weekend all’insegna di arte e bellezza. Trentino e Alto Adige aprono le porte per scoprire i gioielli del territorio.
Sabato e domenica prossimi e i successivi del 24 e 25, grazie alle visite guidate curate dai Gruppi Fai giovani presenti in tutta Italia, oltre 1000 luoghi in 400 città, da nord a sud, si apriranno al pubblico (i posti sono limitati, è necessaria la prenotazione).
«La cultura non può fermarsi e la sfida è continuare a farla nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria», precisa e Leonardo Debiasi, capo delegazione Fai di Trento.
In quest’edizione dedicata alla fondatrice Fai Giulia Maria Crespi, di recente scomparsa, il cuore delle iniziative trentine diventa Pergine Valsugana. «Nell’ottica Fai, vogliamo offrire una visione a tutto tondo della storia della borgata, dal punto di vista storico, artistico, monumentale, paesaggistico», prosegue Debiasi. Quarant’anni fa moriva Franco Basaglia: «Ci è sembrato importante raccontare la storia dell’ex ospedale psichiatrico fondato a Pergine nel 1882, destinato ai pazienti del Tirolo meridionale. Una struttura che negli anni Sessanta arrivò ad ospitare 1500 pazienti». Entrambi i fine settimana perginesi si animeranno inoltre con «Percorsi di storia e memoria», proposte di trekking urbano. Non manca una camminata attraverso i luoghi dell’archeologia industriale in città, per conoscere gli antichi mestieri: filande, ex molini, centrali idroelettriche. Da piazza Municipio a Montesei di Serso, si scopriranno luoghi, famiglie, personaggi e antichi mestieri che hanno caratterizzato gli albori industriali della zona.
Sempre a Pergine, le visite guidate alle case affrescate di via Maier sono in programma il primo weekend, mentre per Palazzo Montel e il lapidario della chiesa di San Carlo l’appuntamento è per il successivo. Oltre al Castello di Avio, bene Fai, al centro delle «Giornate» in Trentino ci sono: la chiesa novecentesca di Sant’Ilario a Rovereto, opera architettonica di pregio costruita tra il 1921-22, su progetto di Giorgio Wenter Marini. Un’escursione tra le testimonianze storiche e artistiche di Campitello di Fassa è in programma nel primo weekend.
Nelle due domeniche del 18 e del 25 si svolgeranno invece le iniziative previste. «Siamo tutti molto felici di riprendere le attività partendo dal Gruppo giovani - afferma il capo delegazione Carlo Trentini - . È un segnale di fiducia e volontà di tornare a vivere il territorio, sempre naturalmente all’insegna della sicurezza e della tutela della salute». «Abbiamo lavorato molto per aprire questi luoghi garantendo a tutti, volontari e utenti, un clima di serenità e sicurezza», gli fa eco la referente Fai giovani Bolzano, Federica Cassarà.
Le visite guidate a Bolzano riguardano il complesso dei Francescani (chiesa, chiostro e cappella di San Giovanni), e per la prima volta l’aula magna padre Caio d’Andrea del Liceo dei francescani apre le porte alla cittadinanza.
Nella cappella del ginnasio, oggi sala conferenze, è infatti presente un ciclo di pitture che si riaggancia alla corrente dei preraffaelliti. Nell’anno dedicato a Raffaello Sanzio, a cinquecento anni dalla sua morte, l’attenzione si concentra dunque sulle opere di padre Caius D’Andrea, che fece propri gli influssi preraffaelliti del suo maestro. Fondato nel 1209, l’ordine dei frati minori si insediò a Bolzano nel 1237. Il convento si arricchì di preziose testimonianze artistiche, grazie alle donazioni e ai lasciti di importanti personalità cittadine, come i signori di Greifenstein oppure i banchieri De Rossi-Botsch. La chiesa e il chiostro vennero ricostruiti più volte e sono oggi tra gli esempi più illustri di gotico in regione. A partire dal XVIII secolo i Francescani furono inoltre un vero e proprio faro nella diffusione della cultura grazie alla loro opera di scolarizzazione di alto livello. (Info e prenotazioni con donazione di 3 euro al sito www.giornatefai.it).