Un assegno di ricerca per un futuro sostenibile
Le Acli donano 23.800 euro all’Università di Trento per studiare l’economia circolare
TRENTO Sostenibilità, economia circolare e collaborazione: sono queste le parole d’ordine del nuovo assegno di ricerca finanziato dalle Acli e destinato all’università di Trento. L’iniziativa parte dal concetto di bene comune descritto nell’enciclica di papa Francesco «Laudato Si» e vuole approfondire a livello teorico e tecnico i concetti di economia circolare ed economia civile sostenibile. La somma di 23.800 euro verrà destinata ad un assegnista del dipartimento di Economia e Management dell’università
Oliver Le Acli saranno un incubatore simile a quelli delle startup
di Trento selezionato per titoli tramite bando internazionale e durerà un anno con l’obiettivo di individuare degli interventi possibili per sfruttare la rete di connessioni delle Acli e l’esperienza dell’università di Trento, in modo da rafforzare l’economia circolare e la sostenibilità nello specifico della realtà trentina. «Le Acli possono essere un incubatore come quelli delle startup – ha detto Luca Oliver presidente delle Acli Trentine – Noi forniamo servizi, istruzione e assistenza alle classi disagiate ma ci manca una progettualità più ampia: vogliamo definire un risultato fattibile, per questo abbiamo ideato l’assegno di ricerca. Sviluppo sostenibile e valutazione territoriale saranno le nostre linee guida e con il contributo del ricercatore troveremo le modalità per generare ulteriore sviluppo e ulteriori iniziative negli ambiti sociali e comunitari. Lo sviluppo è veramente sostenibile se è capace di promuovere il territorio». Il rapporto che le Acli hanno messo in piedi con l’università non vuole esaurirsi con questo progetto perché l’associazione intende mettere a disposizione dell’ateneo la sua rete capillarmente diffusa sul territorio per renderla in grado di trasformarsi in un soggetto attivo.
Flavio Bazzana, direttore del dipartimento di economia e management dell’ateneo trentino, vede nell’aspetto locale lo sbocco più interessante di questa collaborazione: «Il territorio sarà la nostra seconda gamba, insieme al contesto internazionale. Questa iniziativa avvicinerà l’università a temi attuali e importanti e promuoverà l’apertura del dipartimento verso l’esterno. Essere vicini al territorio e alle sue esigenze è tanto importante quanto essere vicini alle necessità della ricerca internazionale. Spero potremo continuare con altre iniziative di formazione, a partire dagli stage». La professoressa Mariangela Franch monitorerà l’andamento della ricerca e il lavoro dell’assegnista. «Sostenibilità sociale, ambientale ed economica sono i miei studi da 15 hanni – ha detto – per questo ho facilitato l’avvio di questa collaborazione. L’alta formazione su questi temi rappresenta un investimento notevole sia per Acli che per l’Università».
Bazzana Lo sguardo rivolto al territorio orienta la ricerca al locale