Musica contemporanea Solisti e orchestre in scena
Il festival a Bolzano Si apre questa sera al Museion la kermesse: concerti a tema, tra cui il rapporto tra poeta e compositore nei 250 anni dalla nascita di Hölderlin
Torna a Bolzano il Festival di Musica contemporanea, arrivato alla 46esima edizione. Otto concerti in calendario, tra Museion e Conservatorio Monteverdi, da oggi al 15 novembre. Tra i protagonisti, Renato Miani, Mario Pagotto, Marcello Fera, Hubert Stuppner, Heinrich Unterhofer, Helga Plankensteiner, Manuela Kerer, Mathias Schmidhammer, Hannes Kerschbaumer, Eduard Demetz. Questa sera il primo concerto è al Museion di Bolzano (20.30) con l’Ensemble Windkraft e i suoi solisti Michael Cede al flauto e Roberto Gander al clarinetto.
Il direttore artistico del Festival è Hubert Stuppner. L’ngresso ai concerti è consentito solo con mascherina e prenotazione, scrivendo a info@cooperativa.19.it. I biglietti prenotati verranno ritirati al momento dell’ingresso.
Direttore Stuppner, quali sono gli appuntamenti di rilievo?
«Il Festival è orientato da anni a promuovere la nuova musica dei contemporanei commissionando prime assolute. In questo è affiancato in primo luogo dal Südtiroler Künstlerbund e in particolare dalla Sezione Musica diretta da Josef Lanz. Uno dei concerti
Helga Plankensteiner è una delle musiciste protagoniste del Festival di musica contemporanea di Bolzano Il direttore artistico del festival è Hubert Stupper più attesi è quello che vede 5 compositori offrire altrettanto prime al tema del rapporto tra poeta e compositore sulla scia dei 250 anni dalla nascita di Hölderlin (il 28 ottobre alle 20 al Museion)».
Concerti a tema?
«Quasi tutti i concerti sono a tema: uno dedicato ai diplomandi di composizione dei Conservatori di Udine e Bolzano venerdì 23 alle 18 al conservatorio di Bolzano. Poi, un altro dal titolo “Contro la
Guerra” (domenica alle 11, Conservatorio di Bolzano), un altro ancora ai Trii con pianoforte nostrani, un concerto dedicato all’estetica di Hannes Kerschbaumer (15 novembre, alle 11, sempre al Conservatorio) e concerti con i Windkraft e i Virtuosi Italiani».
Come hanno reagito musicisti e compositori al lockdown e all’attuale pandemia in corso?
«I compositori, diversamente dagli strumentisti e cantanti, hanno potuto scrivere le loro partiture. Il Festival, con il sostegno di Regione, Provincia, Comune di Bolzano e Fondazione Cassa di Risparmio, è per fortuna nella condizione, con le dovute precauzioni, di eseguire le nuove opere e di inciderle in parte, questo grazie all’iniziativa del Südtiroler Künstlerbund».
La musica contemporanea come è interpretata e vissuta in Alto Adige?
«La musica contemporanea viene eseguita regolarmente nei numerosi concerti sul territorio. Non è più un genere di contestazione. Il pubblico la gradisce addirittura di più se eseguita nei concerti classici ordinari. In questo va dato merito a Josef Lanz, che da tempo ha abituato i frequentatori dei concerti classici all’ascolto del nuovo».
Che atteggiamento ha il pubblico nei confronti della musica contemporanea?
«La musica contemporanea è essenzialmente una ricerca dei mezzi espressivi e per questo necessaria come in generale la ricerca in altri campi. Il pubblico è attento e curioso».