La val di Rabbi raccontata da tre fotografi
Identità, luoghi e natura: le foto di Benedetti, Chistè e Dori raccontano la Val di Rabbi a Trento
MatU na mostra fotografica per raccontare le bellezze nascoste di una delle valli meno note ma più affascinanti del Trentino e aprire gli occhi su un nuovo modo di rapportarsi con il turismo e con la natura. Apre a Palazzo Roccabruna a Trento (via Santissima Trinità 24) la mostra fotografica Val di Rabbi. Identità, luoghi e natura
prodotta dai fotografi trentini Guido Benedetti, Luca Chistè e Mattia Dori e curata da Alessandro Franceschini. Un progetto realizzato nell’ambito della 11esima edizione della Borsa Internazionale del Turismo Montano con il programma «Le giornate del turismo montano» che si svolgerà a Trento dal 10 al 13 novembre 2020 in collaborazione con la Camera di Commercio di Trento, la Provincia Autonoma di Trento, Assoturismo-Confesercenti Nazionale, il Comune di Trento e numerosi altri enti e aziende pubbliche e private.
La mostra si inserisce in un percorso iniziato qualche anno fa e dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di alcune espressioni peculiari del territorio trentino attraverso lo strumento della fotografia.
«Questo è un progetto tanto più importante in quanto arriva in un anno in cui stiamo assistendo a un forte cambiamento del mondo del turismo in seguito alla pandemia — spiega Alessandro Franceschini —. Questa mostra fotografica, come quelle degli scorsi anni dedicate al Monte Bondone e a Marilleva, ha lo scopo di portare alla luce le diverse anime del Trentino. Un territorio che nasconde potenzialità e contraddizioni che nel caso della Val di Rabbi si incarnano in un luogo che vive di turismo ma che da quel turismo deve anche proteggersi».
La mostra fotografica e composta da 45 immagini scattate da tre diversi fotografi che, grazie alla propria diversa sensibilità, hanno saputo focalizzare l’obiettivo su particolari differenti l’uno all’altro, dando così origine a una narrazione complessa e molteplice della valle e della sua identità.
«Vedere lo stesso territorio da tre prospettive diverse — sottolinea Franceschini — è un prezioso strumento per indagare il mondo. Dallo stesso ambiente visto da diversi punti di vista emergono nuove potenzialità, una sorta di catalogazione del reale che arricchisce lo sguardo del visitatore».
Gli scatti di Guido Benedetti si concentrano quindi su un carattere particole della Val di Rabbi: la cultura materiale dell’architettura e la stratificazione degli stili architettonici, accanto alla cultura comune dell’uso del legno. Un viaggio nella storia dell’antropizzazione attraverso gli usi materiali delle risorse naturali. Luca Chistè, anima artistica del progetto, ha rivolto il suo obiettivo alle contraddizioni della comunità che abita la valle. I ritratti delle persone che vivono quotidianamente la Val di Rabbi si intersecano con la raffigurazione di come il paesaggio naturale sia affaticato dalla presenza dei turisti, dimostrando come la ricchezza della valle sia anche la fonte della sua fragilità.
Infine Mattia Dori ha messo la sua particolare sensibilità naturalistica al servizio di una narrazione per immagini dalla quale la Val di Rabbi emerge come un luogo mitico, in cui la flora e la fauna sono padrone di un mondo in cui l’uomo è tenuto a intervenire il meno possibile. «Non è difficile riconoscerci negli scatti di questa mostra — commenta il sindaco del Comune di Rabbi Lorenzo Cicolini —. I tre temi riassunti dal titolo e ritratti dagli obiettivi dei fotografi rappresentano davvero le nostre caratteristiche peculiari e gli elementi che definiscono il pregio del nostro territorio. Questi luoghi, rimasti quasi al margine del grande rilancio turistico di massa del Trentino, diventano sempre più meta prescelta per un nuovo tipo di visita ed esperienza, una tendenza che la pandemia ha solo accelerato. Ora sta a noi trovare il difficile equilibrio tra economia e tutela del paesaggio».
La mostra sarà aperta al pubblico, a ingresso libero, fino al 13 novembre 2020 (martedì e mercoledì dalle 8.30 alle 12 e dalle 14 alle 17, giovedì e venerdì dalle 8.30 alle 12 e dalle 14 alle 20, sabato dalle 17 alle 20, festivi, domenica e lunedì chiuso).
Il programma completo della Borsa Internazionale del Turismo Montano è consultabile su bitm.it.