Giunta, Fugatti positivo: «Sto bene, niente sintomi Il lavoro continua»
Lunedì era stato riscontrato un caso nello staff di giunta Il resto dell’esecutivo, negativo al tampone, è in quarantena
Lunedì era scattato l’autoisolamento volontario, dopo il contagio di un dirigente provinciale dello staff di giunta. E ieri per l’esecutivo è arrivata la tegola: il governatore Maurizio Fugatti è risultato positivo al tampone. Stesso esito per l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli e per l’assessore agli enti locali Mattia Gottardi, così come per il responsabile dell’ufficio stampa della Provincia Gianpaolo Pedrotti. Il resto della giunta si trova in quarantena. Il presidente: «Sono asintomatico, contino a lavorare».
TRENTO Lunedì era scattato l’auto-isolamento volontario, dopo il contagio di un dirigente provinciale dello staff di giunta. E ieri per l’esecutivo è arrivata la tegola: il governatore Maurizio Fugatti è infatti risultato positivo al tampone. Stesso esito anche per l’assessore allo sviluppo economico Achille Spinelli e per l’assessore agli enti locali Mattia Gottardi, così come per il responsabile dell’ufficio stampa della Provincia Gianpaolo Pedrotti. Il resto della giunta si trova in quarantena.
«Voglio rassicurare tutti che sto bene e non ho alcun sintomo. Sono a casa in isolamento dove continuerò a lavorare per il nostro Trentino» ha scritto ieri sui social il presidente della Provincia, impegnato tra l'altro in una delicata trattativa con Roma per la localizzazione del Trentino nelle tre zone di rischio definite dal nuovo Dpcm del premier Giuseppe Conte.
L’allerta, ai vertici del Palazzo della Provincia, era scattata dunque lunedì, quando — a seguito del tampone — era risultato positivo Luca Comper, dirigente dell’unità di missione strategica affari generali della presidenza e figura sempre presente durante le riunioni dell’esecutivo. Andando a ritroso, l’attenzione si era subito concentrata sulla seduta della giunta di venerdì scorso. Che, proprio per garantire un maggior distanziamento sociale tra i partecipanti, era stata programmata nella più spaziosa sala Depero. Ma questo non aveva eliminato i rischi, tanto che per i due funzionari seduti a fianco del dirigente risultato positivo era stato previsto l’isolamento. Mentre per i componenti di giunta — presidente compreso — era scattato una sorta di «auto-isolamento» volontario in attesa del tampone fissato il quinto giorno successivo l'incontro (ieri appunto). «Non si tratta di quarantena — aveva precisato il governatore lunedì — ma di una decisione responsabile per evitare rischi». In sostanza, dall’inizio della settimana governatore e assessori avevano deciso di cancellare gli incontri in presenza e di rimodulare l’agenda prevedendo solo colloqui a distanza. Una scelta che aveva avuto come diretta conseguenza la cancellazione delle sedute del consiglio provinciale previste da martedì a oggi, vista l’impossibilità dell’esecutivo di essere in Aula. E non erano mancate le polemiche, indirizzate ancora una volta verso il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder e verso i tempi (sette giorni) giudicati troppo lunghi dall’opposizione per la programmazione di una seduta in videoconferenza. Per ovviare alla cancellazione dell’intera tornata, ieri l’annunciata relazione della giunta sulla situazione trentina rispetto al coronavirus si è svolta all’interno della conferenza dei capigruppo — in videoconferenza — ma con la possibilità per tutti i consiglieri di partecipare e interagire. «Con il senno di poi — ha osservato ieri il governatore — la decisione di rinviare il consiglio è stata sensata».
E se Fugatti non mostra sintomi, così è anche per Spinelli, Gottardi e Pedrotti. Mentre tutti i partecipanti alla riunione di venerdì scorso dell’esecutivo sono stati posti ovviamente in quarantena. Solidarietà a Fugatti, Spinelli e Gottardi è stata espressa dal Pd: «L’augurio è quello di essere e restare asintomatici. Auspichiamo che questo consentirà comunque alla giunta una operatività oggi indispensabile». Stesso augurio anche da Cgil, Cisl e Uil.
Ma il governatore trentino non è l’unico presidente ad aver contratto il virus. Pochi giorni fa aveva annunciato la propria positività anche il governatore dell’Emilia Romagna — e portavoce dei governatori — Stefano Bonaccini. Anche lui era risultato asintomatico. Stesso esito, qualche giorno prima, anche per il ministro per gli affari regionali Francesco Boccia, primo membro del governo Conte a venire fermato dal Covid. «Il coronavirus mi è entrato in casa» aveva dichiarato.