Vita (e morte) di Klara Beck, ebrea boema perseguitata
Oggi consigliamo il romanzo Le scarpe di Klara. Storia di una ebrea boema, di Wolftraud De Concini (Publistampa Edizioni, 92 pagine, 12 euro). Se vuoi conoscere davvero qualcuno, dicono gli inglesi, cammina per un miglio nelle sue scarpe. Così Le scarpe di Klara della scrittrice Wolftraud de Concini (nella foto) accompagna il lettore alla scoperta della vita della giovane Klara attraverso gli anni sereni della gioventù passata in una famiglia della borghesia ebrea benestante a Pilsen, città della Boemia occidentale, passando per la scuola di fotografia a Vienna e il matrimonio con l’architetto Adolf Loos, le difficoltà e tribolazioni all’inizio della Seconda guerra mondiale alla persecuzione, essendo ebrea, fino alla morte in Lettonia. Partendo da un paio di scarpe sporche e logore, l’autrice percorre le tappe più significative della vita di Klara Beck, nata il 4 novembre 1904 a Pilsen (oggi Repubblica Ceca) e morta massacrata verso la metà di gennaio 1942 in un bosco vicino a Riga. Piccole storie in cui riecheggia la grande storia.