Corriere del Trentino

Protocollo sci, tutto da rifare Trento stilerà le nuove regole

Oggi vertice con l’Azienda sanitaria. Guadagnini (Confindust­ria): siamo fiduciosi

- Dafne Roat

Tutto da rifare per gli impianti da sci. Ieri doveva essere il giorno dell’approvazio­ne da parte della Conferenza StatoRegio­ni invece è stato sospeso. Il Trentino ora preparerà un nuovo documento. L’assessore Failoni: «Saremo capofila per le regole».

«Proveremo in tutti i

TRENTO modi di riaprire gli impianti da sci e far partire la stagione invernale». L’assessore Roberto Failoni è fiducioso. «Noi ci proviamo, abbiamo il dovere di prepararci», dice al termine di una giornata lunga e faticosa costellata da conference call e telefonate.

Il Trentino aveva già preparato una bozza di protocollo per la riapertura degli impianti da sci insieme alla provincia di Bolzano e poi condivisa dal Veneto e dalla Lombardia. Ieri doveva essere il giorno dell’approvazio­ne del documento nella seduta della Conferenza Stato-Regioni, ma non è stato così. Tutto sospeso. Dopo un lungo incontro in streaming incentrato sui numeri, l’andamento della pandemia e le zone a maggior rischio di diffusione del Covid-19 è stato deciso di elaborare un nuovo documento e sarà proprio il Trentino a fare da capofila per le regole che determiner­anno la possibile riapertura degli impianti da sci.. Sono circa 230 in Trentino. Si tenta tutto il possibile per salvare la stagione invernale che produce un fatturato di 200 milioni di euro e occupa negli impianti di risalita circa 1.500 persone, tra dipendenti fissi e lavoratori stagionali, con un indotto di 800 milioni generato sul territorio.

«Siamo già al lavoro», assicura l’assessore provincial­e al turismo. «Studieremo nuove linee guida e faremo un po’ da collante per tutte le altre Regioni», spiega annunciand­o già un primo incontro per oggi con l’Azienda sanitaria trentina. «Faremo un primo punto per confrontar­ci sulle modalità da adottare per poter riaprire gli impianti da sci in sicurezza», spiega ancora Failoni. L’obiettivo è evitare assembrame­nti e le lunghe code fotografat­e a Cervinia nell’ultimo weekend di ottobre che hanno spinto il governo a ordinare la chiusura degli impianti da sci. Il nuovo protocollo potrebbe in parte ricalcare la bozza già stilata dal Trentino e dall’Alto Adige, ma probabilme­nte le percentual­i di capienza scenderann­o. Le linee guida prevedevan­o una capienza delle cabinovie e funivie dell’80% (mentre non erano previsti limiti per le seggiovie essendo all’aperto), tra le altre misure era prevista l’aerazione continua degli ambienti, l’obbligo di mascherina e il distanziam­ento di un metro. Dolomiti superski, il maggiore comprensor­io italiano con 12 zone sciistiche in Trentino, Alto Adige e Veneto, aveva proposto anche un’applicazio­ne per smartphone che consente di vedere, in tempo reale, la situazione agli impianti per quanto riguarda le presenze con l’obiettivo di evitare l’affollamen­to delle piste da sci e quindi tutelare maggiormen­te gli sciatori e gli stessi operatori.

Ora si dovrà capire come intenderà muoversi la Provincia dopo l’incontro di oggi con il comitato scientific­o trentino dell’Azienda sanitaria. Una volta elaborato, il nuovo documento verrà poi ripresenta­to in un una nuova seduta della Conferenza Stato-Regioni per l’approvazio­ne. «Con l’occasione — ricorda ancora l’assessore Failoni — saranno presentate anche le linee guida relative alle scuole da sci e ai noleggi». Un passo importante, il Trentino ci crede e anche gli impiantist­i che al momento, però, non fanno previsioni. «Siamo fiduciosi», afferma Luca Guadagnini, presidente dell’Associazio­ne degli esercenti funiviari (Anef) del Trentino. «Speriamo che riescano ad elaborare un nuovo protocollo, attendiamo cosa ci dirà la sanità, abbiamo ancora tempo perché il freddo non è ancora arrivato. L’assessore conta già la settimana prossima di darci alcuni aggiorname­nti».

Il pensiero di Failoni è rivolto anche agli alberghi, alle strutture ricettive e termali, ai ristoranti che in questo momento stanno pagando un prezzo molto alto a causa della pandemia. «Abbiamo presentato una campagna di comunicazi­one per la stagione invernale importante legata a tutti i settori, cerchiamo di fare tutto il possibile per salvare la stagione, se poi i contagi non ce lo permettera­nno dovremmo prendere altre decisioni», spiega.

Il confronto L’assessore: «Allo studio le linee guida anche per le scuole di sci e il noleggio»

La bozza

Il primo documento prevedeva obbligo di mascherina e capienza al 80% . Sarà ridotta

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Impianti La funivia sul Bondone

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