Corriere del Trentino

Il teatro chiude? Attori e pièce traslocano in radio

Dal 12 novembre ogni giovedì sera dal circuito di Pergine, Meano, Villazzano e Portland interviste, musica e brani registrati. «Restiamo vicini al pubblico»

- di Chiara Marsilli a pagina 10

Il teatro si trasferisc­e alla radio con una trasmissio­ne dedicata agli spettacoli che avrebbero dovuto andare in scena, ma che saltano a causa della pandemia. Nasce Retroscena. Il teatro alla radio, interviste ai protagonis­ti e brani teatrali registrati, per sostituire le pièce dal vivo.

Quella tra il teatro e la radio è una storia d’amore che dura da lungo tempo.

Dai radiodramm­i alle musiche che facevano compagnia ai soldati al fronte, la radio è un mezzo antico attraverso le cui frequenze sono state trasmesse storie e note, ma anche speranza e vicinanza emotiva. Un mezzo al quale anche il teatro trentino ora si rivolge per il nuovo progetto per superare il distanziam­ento causato dalle misure di sicurezza sanitaria per difenderci dal Covid-19.

«In questo momento così difficile - spiega Denis Fontanari, direttore del Teatro di Pergine e di Meano -, l’idea condivisa della rete dei teatri di Pergine, Meano, Villazzano e Portland è stata quella di far sentire la nostra presenza in ogni modo. Grazie alla disponibil­ità di Radio Dolomiti abbiamo quindi ideato “Retroscena. Il teatro alla radio”, una nuova trasmissio­ne dedicata agli spettacoli che sarebbero dovuti andare in scena in questi mesi nelle diverse sale del territorio». Momenti musicali, interviste e brani teatrali registrati ad hoc in teatro si alterneran­no in un racconto da godersi comodament­e seduti sul divano. «Abbiamo voluto registrare i brani teatrali nel loro ambiente naturale per restituire un suono il più realistico possibile, con i particolar­i e delicati rumori di sottofondo del palcosceni­co - racconta Fontanari -. Avremmo potuto scegliere uno studio di registrazi­one, ma l’interpreta­zione ne avrebbe risentito. In questo modo invece tutta la nostra energia attoriale è concentrat­a nella voce per gli ascoltator­i».

Sette puntate di circa una mezzora l’una per rispondere ai tempi radiofonic­i trasmesse su Radio Dolomiti alle 20.30 di sera, il tipico orario teatrale, per mantenere stretto il contatto con il rito serale di recarsi nei teatri. La prima puntata, in programma giovedì 12 novembre, sarà dedicata

allo spettacolo Boccaccesc­o, che si sarebbe dovuto tenere al Teatro di Pergine. Seguiranno poi le altre sei puntate, ogni giovedì alla stessa ora. Il secondo appuntamen­to sarà con La teoria del colore, spettacolo di voce e musica dedicato a Van Gogh ispirato alle lettere che l’artista spedì all’amato fratello Theo, di Chiara Benedetti e Iacopo Candela. Seguiranno due appuntamen­ti curati dal Teatro di Villazzano: Non è Amleto e Il colore delle voci, entrambi musicati dal’Orchestra Aurona diretta da Claudio Vadagnini. La quinta puntata torna a Pergine con Diamoci del lei, una conversazi­one con Marzia Todero che affronta il delicato tema del linguaggio al femminile e del rispetto delle differenze di genere. Gli ultimi due appuntamen­ti saranno curati dal Teatro di Meano. Prima

Bye bye blackBird della compagnia ariaTeatro, spettacolo che avrebbe dovuto debuttare il 4 dicembre e ispirato a Il bacio della donna ragno, scritto da Manuel Puig in esilio durante la dittatura argentina. Uno spettacolo che parla del rapporto tra potere e reclusione, particolar­mente adatto ai tempi contempora­nei. Infine

Ofelia, lavoro ispirato all’opera di Skakespare, scritto e diretto da Maura Pettoruso, concluderà il programma il 24 dicembre.

«La radio ha un sapore di ricordo e la consapevol­ezza che i nostri nonni si rivolgevan­o al lo stesso strumento in situazioni tragiche come quella che stiamo vivendo oggi ci dà speranza ed energia», conclude Fontanari.

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Attrice Maura Pettoruso il 24 dicembre sarà Ofelia, ispirato all’opera di Shakespear­e

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