Contagi, il fattore famiglia
La trasmissione tra congiunti ostacola il tracciamento. Zona gialla, domani si decide
Sempre più contagi tra familiari e ricoveri in crescita ostacolano l’azione di contact tracing e mettono sotto pressione il sistema ospedaliero. Ancora una volta la fascia d’età più fragile si dimostra quella degli over 70, ma il Covid 19 colpisce anche i più piccoli. «C’è un caso di un bimbo positivo sotto i due anni», spiega l’assessora Stefania Segnana. Ieri si sono registrati altri sette decessi e 236 positivi, mentre calano le classi in isolamento. Restrizioni: oggi atteso il confronto tra territorio e governo.
TRENTO Sempre più contagi tra familiari e ricoveri in crescita ostacolano l’azione di contact tracing e mettono sotto pressione il sistema ospedaliero. Sono questi i due fronti evidenziati dalla task force della Provincia nell’analizzare il bollettino dei contagi di giornata. Un bilancio che a fronte di 4.224 tamponi, registra 236 casi in Trentino nella giornata di ieri, di cui 99 asintomatici. Quaranta in meno rispetto a martedì.
Ancora una volta la fascia di popolazione più fragile si dimostra quella degli over 70, con 82 riscontri di positività. Ma il Covid colpisce anche i più piccoli. «Segnaliamo un caso sotto i 2 anni, cinque tra i 3 e i 5 anni, dieci tra i 6 e i 10 anni, quattro tra gli 11 e i 13 e sette tra i 14 e i 19 anni», elenca l’assessora alla sanità Stefania Segnana. Numeri che infieriscono anche sulla didattica, anche se le classi in quarantena ieri sono scese a 177. Fugatti, però, ribadisce la linea già tracciata nelle scorse settimane: «Per le scuole superiori prosegue la didattica a distanza».
Sette i decessi registrati; 4 donne e 3 uomini, con un’età media di 80 anni. Di questi, due erano ospiti di Rsa. Quasi tutti i decessi sono avvenuti all’interno dell’ospedale. Si tratta in prevalenza di persone anziane, ma c’è anche un paziente del ’71 con patologie pregresse. In questa fase, destano preoccupazione i numeri dei ricoveri. I pazienti ricoverati ieri sono stati 50. Ad oggi, quindi, il numero degli ospedalizzati sale a 436, di cui 38 in rianimazione. I casi in crescita vanno a pesare sul sistema ospedaliero. Un peso quello dei ricoveri — e in particolar modo delle terapie intensive — che era stato l’artefice di un cortocircuito durante la prima ondata pandemica e che dunque preoccupa il governatore Maurizio Fugatti. «La pressione dei pazienti Covid negli ospedali sta crescendo, e si va ad aggravare giorno dopo giorno — spiega il presidente della Provincia — Una tensione soprattutto per quanto riguarda l’ospedalizzazione. Stiamo lavorando per metterne a disposizione altri posti. Intanto il sistema sanitario tiene grazie alla capacità del personale medico-sanitario». Un ultimo dato evidenziato ieri riguarda i guariti: 354 quelli riportati dal bollettino di giornata, per un totale di 9.738 da inizio della pandemia.
Man mano che la pandemia evolve, si riscontrano più difficoltà nel tracciamento del virus. Anche perché le positività attengono perlopiù alla sfera privata. «I contagi sono di frequente all’interno dei nuclei familiari: quasi nel 50% dei casi da un solo convivente positivo arriviamo a più conviventi positivi — precisa il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Apss, Antonio Ferro — È su questo ambito che bisogna continuare a lavorare per limitare la contagiosità del virus, con l’isolamento dei famigliari, che è il metodo più efficace».
Le nuove disposizioni sulla caratterizzazione dei contagi all’interno dei territori (zona gialla, arancione e rossa) arriveranno domani. Ad oggi ancora «non ci sono notizie su cambi di scenario per il Trentino», sottolinea Fugatti. «Domani (oggi, ndr) ci sarà la conferenza Stato-Regioni in cui si parlerà dei parametri stabiliti per classificare le regioni in base allo stato del contagio».
Durante la conferenza Fugatti ha aggiunto una precisazione sulla collaborazione con Bolzano sul fronte sanitario. «Mi sono sentito con il presidente Arno Kompatscher per un confronto sull’iniziativa del tamponamento a tappeto predisposta dalla Provincia di Bolzano. Non è vero che il Trentino ha negato medici e infermieri di supporto, semplicemente non è arrivata alcuna richiesta di medici. Siamo a disposizione». Un’iniziativa che la Provincia sta considerando di replicare e su cui saranno fatte «valutazioni scientifiche».
Infine, sul rafforzamento della collaborazione coi medici di medicina generale Ferro annuncia l’arrivo dei test e l’operatività dell’accordo da settimana prossima. «Stiamo chiudendo l’accordo, in cui è predisposto un protocollo di supporto alla sanità pubblica».
Il bilancio I nuovi casi positivi sono stati 236, i pazienti in ospedale sono 50. Sette i decessi