Aquila, testa già alla Reyer Trento, schiaffo salutare
Un periodo di stagione complessivamente molto positivo «rovinato» dalle ultime due uscite prima della pausa per la finestra per le nazionali. Nulla di particolarmente grave né compromettente ma pensare ai ko arrivati con Nanterre dopo due over time e con Varese in extremis all’ambiente Aquila fa ovviamente male.
Se la sconfitta subita con i francesi non ha portato in dote alcuna ripercussione sul fronte passaggio del turno in Eurocup (già matematico da tempo), il ko inferto dall’Openjobmetis domenica alla Blm Group Arena ha frenato la rincorsa ai piani alti della classifica dei ragazzi di Nicola Brienza. I bianconeri erano infatti reduci da 4 vittorie ottenute negli ultimi cinque turni — unico ko sul campo della capolista Milano — e ottenere la posta piena contro i biancorossi avrebbe addirittura permesso alla Dolomiti di agganciare Venezia al terzo posto (al netto ovviamente dei tanti recuperi che devono ancora andare in scena e che non riguardano però Trento).
Capitan Toto Forray e compagni hanno pagato le assenze pesanti di JaCorey Williams e Luke Maye e una stanchezza di base che si è fatta sentire con il passare dei minuti: non a caso nel secondo tempo Trento è stata praticamente sempre sotto. Nonostante tutto, grazie ad una reazione di nervi, l’Aquila è riuscita anche ad impattare sul 71 a 40 secondi dalla fine ma uno scatenato Douglas (alle fine saranno 28 i suoi punti) ha ricacciato indietro il tentavo di rimonta dei bianconeri.
Ora l’obiettivo primario dello staff tecnico e dello staff medico sarà quello di recuperare appieno gli infortunati e se per Williams non c’è alcun dubbio a proposito del fatto che sarà regolarmente presente al Taliecio il 6 dicembre, la situazione di Maye è più delicata. Il ragazzo ex North Carolina è alle prese con una lieve distorsione al ginocchio e ovviamente non si correrà alcun rischio. Nel frattempo Davide Pascolo e Andrea Mezzanotte cercheranno di ritrovare la forma migliore dopo la lunga pausa dovuta al Covid – 19.
Tornando alla sconfitta maturata con Varese Brienza ha pochi dubbi: «E’ venuta meno un po’ di qualità, figlia della mancanza di energia: speravamo che non accadesse, ma non abbiamo avuto la possibilità di giocare al nostro solito livello di intensità. I ragazzi ci hanno provato fino alla fine, non ho nulla da rimproverare loro, quando le energie non ci sono tutto è più difficile, in difesa e in attacco».
Il tecnico milanese ha poi ripreso: «C’è un po’ di rammarico perché venivamo da settimane in cui avevamo messo tanti mattoncini e poi siamo incappati in due sconfitte, ora guardiamo con positività e ottimismo alla pausa in cui proveremo a recuperare gli assenti, far crescere di condizione in rientranti e ricaricare le batterie pronti a riprendere il nostro processo di crescita».
È venuta meno la qualità, figlia della mancanza di energie: speravamo non accadesse, ma non abbiamo potuto giocare al nostro solito livello di intensità