I quattro tipi di montanari e la maledizione di Heidi
Il libro consigliato di oggi è «Kill Heidi. Come uccidere gli stereotipi della montagna e compiere finalmente scelte coraggiose» (Curcu & Genovese, 2016, 80 pagine, 8 euro) di Sergio Reolon. Chi abita la montagna, come sanno molti abitanti del Trentino, è spesso oggetto e vittima di una immagine bucolica e stereotipata di fatto inesistente, più vicina al mito di Heidi che non alla quotidianità delle «zone alte». Sergio Reolon, politico molto attento alla dimensione orografica dello sviluppo sociale, nel breve e agile «Kill Heidi» divide il mondo in quattro «tipi umani»: il «non montanaro» che idealizza la montagna senza conoscerla, il «montanaro scompaginato» che la abita disconnesso, il «montanaro localista» che si chiude a riccio in poche rassicuranti certezze, e il «montanaro civicus» a cui affidare la speranza di una rivoluzione civile. Se davvero la montagna è maestra di vita, è proprio alle pendici dei monti che può nascere una rivoluzione nei rapporti fra i territori, fra città e montagna.