Maradona trentino il ricordo di Malossini «Emanava energia»
L’ex assessore provinciale Malossini: «Lo vidi a Trento e a Campiglio»
TRENTO «Incontrare Maradona? Un’emozione grandissima, indimenticabile». A parlare è Mario Malossini, che al Pibe de Oro ebbe l’occasione di stringere la mano proprio a Trento, al Briamasco. L’episodio risale al 6 agosto 1988, quando il Napoli di Diego Armando Maradona e il Trento del presidente Giorgio Grigolli si incontrarono in un’amichevole che si concluse con due risultati: la vittoria del Napoli 5-0 e la premiazione del fenomeno del calcio con la Farfalla della Provincia.
«Fu mia l’idea di portare il Napoli in ritiro in Valle del Chiese, e poi parlando con Grigolli riuscimmo a organizzare quella partita amichevole al Briamasco — ricorda Malossini, che allora ricopriva il ruolo di assessore provinciale allo sport e al turismo —. Consegnargli il premio simbolo della Provincia è stato un momento molto intenso. Un personaggio di quel tipo non si dimentica. Certo lì allo stadio, finita la partita, c’è stato poco tempo per parlare e in campo ci siamo scambiati sono qualche battuta di saluto». All’epoca Maradona era già un mito del pallone, ma non ancora l’idolo indiscusso scomparso mercoledì e celebrato in ogni parte del mondo. «Già allora era un mito, ma negli anni successivi il suo nome è esploso. L’energia che riusciva a scatenare attorno a sé era una cosa bellissima, di grande forza. Ho avuto l’occasione di parlargli in un’altra occasione durante quel periodo di ritiro in Trentino. Il Napoli si stava allenando e noi riuscimmo a organizzare una serata di presentazione nel salone Hofer di Madonna di Campiglio per celebrarlo. All’evento parteciparono Franco Maturi, storico direttore dell’Apt locale, e molti altri personaggi della politica e del turismo trentino» racconta Malossini, che ovviamente era tra i presenti.
Il nome di Maradona tornò utile a Malossini in un’altra occasione qualche anno più tardi: eletto presidente della Provincia, aveva mantenuto la competenza dell’emigrazione e tra i viaggi all’estero in visita alle comunità di emigrati trentini dedicò particolare attenzione a quella in Argentina. «A colloquio con il presidente dell’Argentina Carlos Saúl Menem parlammo delle relazioni tra il suo paese e il Trentino dal punto di vista turistico e non ho potuto fare a meno di ricordargli che avevamo già ospitato uno degli argentini più famosi al mondo».