«Valeria, adesso guidaci da lassù»
Ieri i funerali della sedicenne. La lettera dei genitori. Il fidanzato: hai preso la mia vita
Una folla commossa ha seguito ieri pomeriggio l’ultimo saluto a Valeria Artini, la giovane di 16 anni vittima di un terribile incidente stradale sabato scorso. «Come faremo senza di te? Guidaci, proteggici» hanno scritto i suoi familiari nella lettera letta durante il funerale. A ricordarla anche le compagne di squadra del Brenta Volley. E il fidanzato: «Hai preso la mia vita e l’hai portata tra le stelle. Cercavo sempre di strapparti un sorriso, che dava gioia».
TRENTO Immobili, uno a fianco all’altro, con lo sguardo fisso sull’asfalto grigio, perso nel vuoto, e le mani in tasca, per proteggersi dal freddo. A nulla serviva la mascherina: era grande e innascondibile il dolore che traspariva dagli occhi delle decine e decine di giovani che ieri pomeriggio sono rimasti fuori la chiesa di Zuclo, in val Giudicarie, per il funerale della loro amica, Valeria Artini, morta sabato scorso all’età di 16 anni in un tragico incidente stradale mentre stava tornando a casa con tre amici.
Altre mille e ottocento persone hanno seguito la cerimonia funebre in diretta streaming sul canale YouTube, aperto appositamente dall’amministrazione comunale, in accordo con la famiglia, per dare la possibilità a tutti di partecipare all’ultimo saluto. All’esterno della chiesa, invece, un impianto di filodiffusione veicolava, nell’aria gelida che ieri pomeriggio è calata sulla piccola frazione di Borgo Lares, la voce di don Fernando Murari.
«Sono consapevole che tutte quante le nostre parole che abbiamo detto e che sono dentro di noi non possono assolutamente dare una spiegazione. E quindi credo che in questo momento la cosa più bella sia intanto il ricordo», ha sussurrato al microfono il parroco. E dopo aver guardato negli occhi i genitori, la sorella e il fratello di Valeria, ha cominciato a leggere una lettera scritta dalla famiglia, che si è conclusa con una domanda, la domanda. «Come faremo senza di te? Ti chiediamo di guardarci da lassù: guidaci, proteggici, aiutaci a sopprimere questo immenso dolore e a portare sempre acceso il tuo ricordo, aiutaci a diventare persone migliori. Fai anche in modo che la tua morte tanto ingiusta non sia tanto inutile, fai in modo che gli uomini acquisiscano il valore della vita, la sua fragilità e la sua caducità, fai in modo che sia chiaro a tutti l’importanza di non metterla a rischio e aiutaci a capire quali siano le emozioni più importanti nella vita. Cara Valeria, gioia dei nostri cuori, speriamo un giorno di poterti incontrare e di poter di nuovo godere del tuo fantastico abbraccio. Sarai per sempre dentro di noi».
Un lutto che ha colpito profondamente «tutta la comunità delle Giudicarie», come ha detto il sindaco di Borgo Lares Giorgio Marchetti. E in particolar modo il mondo del Brenta Volley, di cui faceva parte anche Valeria, nelle file della squadra under 17 di pallavolo.
«Ci mancherà sicuramente la tua personalità e tornare in palestra senza di te sarà molto difficile — ha detto una sua compagna di squadra di Valeria al termine della cerimonia —. Ti ringraziamo per il bene che ci hai voluto e per la carica che ci hai dato, per i consigli e per gli aiuti. Ti ricorderò sempre come una persona fantastica che ci ha fatto vivere emozioni bellissime e immense».
E poi, per ultimo, prima che il lungo corteo funebre si incamminasse verso il cimitero, ha preso la parola il fidanzato della giovane sedicenne. «Ciao Valeria, a te, che hai preso la mia vita e l’hai portata tra le stelle. Del tuo sorriso straordinario, capace di innamorare chiunque, ero follemente innamorato, facevo di tutto per potertene strappare uno, mi riempiva di gioia. Ci siamo persi l’uno dell’altro già da subito, già da due anni, gli anni più belli della mia vita, che impreziositi della tua presenza sono diventati meravigliosi».