Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Indipendentisti dopo le liti, idea partito unico
Dicono con una sana dose di autoironia alcuni vecchi indipendentisti, che se si ritrovano in una stanza in due, come minimo ne usciranno con tre opinioni diverse. E d’altronde la storia del venetismo è scandita da liti e ricomposizioni, baruffe e incorporazioni, fusioni e scissioni ai limiti di quella dell’atomo, tra accuse reciproche quasi sempre riconducibili allo stesso leitmotiv :« Avete traditola causa»; «Sono più indipendentista di te»; «Hai svenduto l’ideale per una poltrona». Si può dunque intuire quanto titanico sia lo sforzo a cui si preparano Antonio Guadagnini e Juri De Luca, rispettivamente consigliere regionale di Siamo Veneto (nato, per dire, da una costola della lista Indipendenza Noi Veneto) e portavoce di Indipendenza Veneta, che oggi a Palazzo Ferro Fini proveranno ad «avviare un percorso comune che porti l’ indipendentismo a centrare i prossimi obiettivi con coralità e collaborazione». Se l’operazione andasse in porto, stando ai risultati delle Regionali 2015, potrebbe contare su numeri di assoluto rispetto: sommate tutte le sigle a vario titolo autonomiste indipendentiste, si arriva ad un ragguardevole 6,3%, quasi 120 mila voti, più di Forza Italia. «I tempi sono maturi per costruire una casa comune per tutti noi dice Guadagnini - I veneti hanno le carte in regola per avere l’indipendenza ma per farlo serve dare loro un soggetto politico forte, autorevole, serio che li accompagni in questo percorso». (ma.bo.)