Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Fermati con il furgone pieno di vongole Sequestrata una tonnellata di novellame
Nuovo durissimo colpo inferto dalla Guardia di Finanza al commercio abusivo di vongole nel Delta del Po.
Dopo le sei tonnellate e mezzo di semina di vongole, cioè di molluschi ancora allo stadio giovanile, sequestrate la scorsa settimana, ieri i militari delle Fiamme Gialle di Porto Levante sono intervenuti a Rosolina. Sotto sequestro stavolta sono finiti 1.700 chili di novellame provenienti dalla provincia di Venezia. Dopo i controlli veterinari dell’usl 5 la semina di vongole sequestrata è stata rigettata in acqua, così da mantenerne la vitalità e non arrecare ulteriori danni all’ecosistema.
I finanzieri sono entrati in azione alle prime luci dell’alba di ieri con tre pattuglie lungo la Romea all’altezza di Rosolina. Dentro un camioncino fermato lungo la Statale 309 sono state rinvenute numerose ceste contenenti quasi due tonnellate di semina da vongole.
Prodotto destinato non solo al mercato nero polesano ma anche alle vicine province di Venezia e Ferrara ed in questo momento ricercatissimo, dato che il novellame scarseggia a causa del vigente divieto di pesca. Alla richiesta di mostrare i documenti sanitari il conducente, della provincia di Venezia, del camion non è stato in grado di mostrare nulla ai militari.
Con questo intervento la Guardia di Finanza ha interrotto un traffico di novellame che sarebbe stato posto illecitamente sul mercato al prezzo medio di circa 7 euro al chilo. A carico del camionista è stata elevata una sanzione, che potrebbe arrivare fino a 1.500 euro, per il mancato rispetto della disciplina nazionale e comunitaria sulla tracciabilità e sul commercio dei prodotti ittici.