Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Gaffeo: l’indagine non riguarda noi

Il sindaco: «Gli accertamen­ti della Finanza sui Servizi Sociali? Operazioni di amministra­zioni precedenti»

- Nicola Chiarini

Edoardo Gaffeo respinge l’accusa dell’opposizion­e di voler mettere la sordina sulle attività d’inchiesta sulle presunte irregolari­tà nelle pratiche dei Servizi Sociali comunali, concernent­i i contributi di sostegno ai bisognosi. «C’è un’indagine in corso e, dalle nostre informazio­ni, non riguarda l’attività di questa amministra­zione» spiega il sindaco, che assicura la massima collaboraz­ione agli investigat­ori che stanno operando sotto la direzione della Procura generale della Corte dei Conti e in coordiname­nto con la Procura di Rovigo. «Stiamo offrendo il massimo supporto alla Guardia di Finanza - assicura Gaffeo - e vedremo quali saranno i risultati delle indagini che, dalle informazio­ni in nostro possesso, riguarda operazioni svolte ai tempi di amministra­zioni precedenti».

Nei giorni scorsi i militari della Guardia di Finanza di Venezia, nucleo di polizia economico-finanziari­a, hanno acquisito documentaz­ioni negli uffici dei Servizi Sociali, facendo emergere la vicenda.

Un periodo non semplice per il settore, già scosso lo scorso 28 maggio dalle dimissioni annunciate per il 31 agosto dal dirigente Giovanni Tesoro. Quest’ultimo, con una lettera protocolla­ta e su carta intestata, annunciava ai dipendenti una successiva missiva (non ancora inviata) in cui avrebbe vuotato il sacco sulle ragioni che lo hanno portato ad anticipare l’addio al lavoro di qualche settimana rispetto al pensioname­nto. «La situazione in cui ho trovato questo settore - aveva scritto - e le sempre nuove sorprese, pressoché quotidiane che mi vedo spuntare, ma non solo, mi hanno fatto giungere a

” Stiamo offrendo massimo supporto ai militari su questa inchiesta

questa decisione che mi costerà non poco dal punto di vista economico ma che ritengo sia il danaro speso (o meglio non riscosso) nel modo migliore della mia vita».

Parole pesanti che hanno fatto esplodere un caso politico, con Antonio Rossini (Civica Gambardell­a) che chiede a Gaffeo che il dirigente sia audito in Consiglio comunale. Tesoro era considerat­o l’ultimo uomo di Massimo Bergamin a Palazzo Nodari, dove era approdato ad aprile 2015, nei giorni del commissari­o Claudio Ventrice per fare il comandante della Polizia locale. E in questa veste Tesoro, 66 anni, origini baresi di Terlizzi ma naturalizz­ato milanese, ha affiancato in diversi dei controvers­i blitz propagandi­stici l’ex sindaco leghista, cacciato il 22 febbraio 2019. Il successore Gaffeo, eletto il 9 giugno scorso, poco più di un mese dopo l’insediamen­to ha rimosso Tesoro dalla Polizia Locale, trasferend­olo ai settori Istruzione, Servizi Sociali, Sport. Un trasferime­nto indigesto per il dirigente.

Ora siamo in attesa di sapere i risultati delle indagini in corso

Ma da ciò che sappiamo le operazioni riguardano legislatur­e del passato

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