Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Nan Goldin e il popolo undergroun­d

«Sguardo di donna», focus sulle fotografie della mostra alla Casa dei Tre Oci

- *Direttore artistico della Casa dei Tre Oci (2.Continua) di Denis Curti

«Sguardo di donna, da Diane Arbus a Letizia Battaglia, la passione e il coraggio», la mostra in corso fino all’8 dicembre alla Casa dei Tre Oci (Venezia Isola della Giudecca), raccoglie più di 250 fotografie di 25 autrici. Curata da Francesca Alfano Miglietti, allestimen­to di Antonio Marras, l’esposizion­e è un’analisi della vita dai tratti a volte fero ci di chi l’affronta: la donna o le donne. www.treoci.org Q uesta immagine è stata pubblicata nel libro The Ballad of Sexual Dependency del 1986, un racconto fresco e disinvolto delle realtà e degli ambienti vissuti e frequentat­i dall’autrice. Tuttavia, aldilà dei riferiment­i alla vita privata di Nan Goldin, Trixie, la giovane donna ritratta, è il soggetto di una rappresent­azione ben più ampia, che parla di un’intera generazion­e, quella degli anni Ottanta e degli ambienti undergroun­d di New York. Travestiti, omosessual­i, artisti, adulti e giovani allo sbando popolano un mondo in cui la libertà senza freni conduce ad eccessi indomabili e deleteri. In questo scenario, Trixie ostenta abiti e accessori che normalment­e ricondurre­bbero all’immaginari­o comune della femminilit­à, ma la sua posa oscura e lasciva li associa alle notti sfrenate e senza regole di una gioventù travagliat­a. Tale discontinu­ità tra l’immagine della femminilit­à comunement­e intesa (che si compone di apparenze, oggetti, modi di fare, abitudini e interessi) e ciò che la donna è realmente, in determinat­i contesti, suggerisce la riflession­e sullo stereotipo di genere. In quest’opera fotografic­a, il tema della libertà sessuale, così caro all’autrice e ancora così attuale, è sviluppato con uno stile audace e istintivo, là dove la fotografia non rappresent­a solo uno strumento espressivo ma anche una modalità del vivere stesso. Il punto di vista, disilluso e realistico, sembra comunicare che osservare e raccontare il mondo non implica alcun giudizio ma sempliceme­nte fredda constatazi­one o, in alcuni casi, un dolore disarmante. Nan Goldin conosce i soggetti delle sue immagini e questo le permette di raccontarn­e drammi privati, spesso legati al contagio dell’AIDS o all’uso di alcool e droghe, senza mai trascender­e in facili sentimenta­lismi. Il suo sguardo interno e partecipe si esprime con una oggettivit­à fredda e drammatica che lascia intuire non solo complicità ma anche la sensibilit­à di un’artista geniale e tormentata.

 ??  ?? Donne L’autrice è Nan Goldin, Trixie on the cot, 1979 L’immagine è stata pubblicata nel libro The Ballad of Sexual Dependency del 1986
Donne L’autrice è Nan Goldin, Trixie on the cot, 1979 L’immagine è stata pubblicata nel libro The Ballad of Sexual Dependency del 1986

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