Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Chirurgia a San Donà e primariato di Pediatria a Portogruaro Tagli, stop all’assunzione di 500 infermieri . Cgil in mobilitazione
VENEZIA Lo scorso 18 agosto la giunta Zaia aveva deliberato il definitivo addio al progetto dell’ospedale unico nel Veneto orientale, riconfermando i presidi di Portogruaro e San Donà. E ieri la commissione Sanità li ha potenziati, approvando le modifiche alle relative schede ospedaliere volute sempre dall’esecutivo di Palazzo Balbi. La maggioranza e i consiglieri tosiani Giovanna Negro e Andrea Bassi hanno detto sì all’emendamento Calzavara-Barbisan (Lega), basato sul mantenimento della Chirurgia a San Donà, che passa da Week Surgery a ordinaria (h24) e guadagna 15 posti letto, e sull’attivazione di un primariato e 10 letti di Pediatria a Portogruaro. Inoltre Jesolo viene riconosciuto ospedale riabilitativo, con il Pronto soccorso potenziato durante il periodo estivo ed esplicite funzioni di raccordo con le altre località balneari del litorale. Le risorse già destinate alla realizzazione dell’ospedale unico verranno infine utilizzate per la ristrutturazione e il potenziamento di quelli esistenti nell’Usl 10. Si è astenuto il Pd, che con Claudio Sinigaglia, Francesca Zottis, Bruno Pigozzo e Orietta Salemi obietta: «Con l’emendamento alle schede ospedaliere dell’Usl 10 abbiamo dato il via al sistema degli ospedali elettorali. Il tentativo di intervenire sulla Pediatria di Portogruaro è apprezzabile, ma non è accettabile che si introduca a San Donà la chirurgia generale senza prevedere la Rianimazione. Significa non dare garanzie ai pazienti». Pensiero condiviso da Franco Ferrari (Moretti presidente). Intanto la Cgil è pronta «a mobilitare i lavoratori» dopo che il presidente Luca Zaia, a fronte dei tagli statali alla Sanità, ha annunciato che non potrà assumere i 500 infermieri previsti.