Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
VeronaFiere, Danese nuovo presidente Padova, soci pubblici contro Gl Events
VERONA Fiere, Verona elegge il presidente, mentre a Padova sale lo scontro contro la gestione dei francesi. Maurizio Danese, 53 anni, imprenditore nella fornitura alimentare e già vicepresidente della Camera di Commercio, è il nuovo presidente di VeronaFiere. Succede a Ettore Riello, che lascia dopo sei anni. Lo ha nominato ieri il sindaco di Verona Flavio Tosi, in rappresentanza del Comune, primo socio della fiera. L’indicazione è frutto di una trattativa, che ha visto il Comune farsi da parte per togliere d’impaccio la Camera di Commercio, stretta tra le richieste di Confcommercio e Coldiretti.Trovata la quadra con Danese (commercianti) presidente e Claudio Valente (leader degli agricoltori) vice vicario, nominato dall’ente camerale, gli altri soci hanno completato il cda con Guidalberto di Canossa (anche lui vice, espresso da Fondazione Cariverona), Barbara Blasevich (Cattolica assicurazioni) e Marino Breganze (Popolare di Vicenza, che ha in programma di vendere le quote della fiera).
Sul tappeto resta da stabilire che fare con il lavoro lasciato da Riello. Soprattutto della trasformazione dell’ente autonomo in società per azioni e del progetto di fusione con la fiera di Vicenza. «Il progetto va visto nel medio periodo - ha spiegato Riello - in ogni caso, nel mondo di oggi, arrangiarsi da soli provando a fare i grandi, è molto difficile». Resta da vedere se i soci sono pronti al salto. «Bisogna mettersi tutti un po’ in discussione - replica Riello - ma credo che Verona possa giocare un grande ruolo». E poi il passaggio da ente autonomo a spa: «Se c’è la volontà, si può fare molto facilmente».
Intanto a Padova sale lo scontro tra i soci pubblici di minoranza e i francesi di Gl Events. La rottura clamorosa è arrivata ieri, alla conferenza stampa di presentazione di una rassegna fieristica. Dove il presidente della Camera di Commercio di Padova, Fernando Zilio ha sparato bordate ad alzo zero: «Ci dimettiamo dal Cda della Fiera. Lo proporrò alla giunta camerale». E fa capire che è una cosa che si farà. Zilio ce l’ha con i francesi di Gl Events, che dal 2005 controllano l’80% della Fiera, dove i soci pubblici sono al 20% con Fiera Immobiliare (controllata al 47,3% dal Comune, al 47,3% dalla Camera di commercio e al 5,4% dalla Provincia), proprietaria dei padiglioni di via Tommaseo. Zilio Ce l’ha con il presidente Jean-Eudes Rabut «che non si fa vedere»; e con i vertici di Gl Events. «Si era detto, a maggio, che ci saremmo incontrati a Torino, a Milano, all’Expo; e invece si sono fatti di nebbia», dice Zilio. Poi sbotta: «È un fatto personale, tra loro e me. Mi sono rotto le scatole. E diciamola tutta: il piano industriale che avevano presentato era una presa in giro. I francesi dicano cosa vogliono fare. Se non vogliono fare niente, se ne vadano e ci lascino la fiera». Zilio e il sindaco di Padova, Massimo Bitonci, si sono visti ieri l’altro. «Tra due settimane - ha confermato Bitonci - incontreremo il presidente di Gl Events, Olivier Ginon per chiedergli che investa con forza nelle manifestazioni e nella manutenzione. Altrimenti sia noi che la Camera agiremo di conseguenza».