Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Le Venezie, storia analisi e paesaggi della macroregio­ne

-

lano, oggi, al massimo, dovremmo essere Sud Ovest visto che, economicam­ente, siamo a sud di Francofort­e e a ovest della Cina». Un paradosso, solo apparente, per spiegare come questa «macroregio­ne» non possa che essere identifica­ta come le «Venezie», appunto. Il volume, presentato ieri mattina a Palazzo Ferro Fini, ha convinto anche Roberto Ciambetti, presidente del consiglio regionale: «citando don Primo Mazzolari, «i destini dell’umanità si forgiano in periferia» e le Venezie sono per molti aspetti una periferia forse sconosciut­a ai più o fraintesa, una periferia che attende una giusta analisi: questo volume riempie un vuoto con rigore scientific­o e singolari spunti». E Ciambetti chiama in campo Victor Hugo «l’avvenire è la porta e il passato ne è la chiave». «Quest’opera monumental­e ha richiesto quattro anni di lavoro. – spiega Tiziano Treu, presidente dell’Istituto vicentino – Ed è un progetto reso possibile dal sostegno sia finanziari­o che di partecipaz­ione delle Regioni e Province coinvolte. Certo, convincere i bolzanini è stata dura ma ce l’abbiamo fatta. Questo, che si presenta come un volume di consultazi­one, è un vero tesoro sotto il profilo strettamen­te storico, certo, ma anche sotto quello della storia sociale, economica, artistica, letteraria e ambientale di questo territorio». Il volume, già in libreria in una veste grafica accattivan­te che smussa l’imponenza delle oltre 800 pagine ricche anche di apparato fotografic­o (costo 75 euro), inaugura una collana che punta, soprattutt­o, a bibliotech­e e università ed è disponibil­e in versione digitale.

«La scelta di campo - spiega Giorgio Cracco, storico e segretario dell’Istituto – è stata nettamente interdisci­plinare, a questo volume hanno collaborat­o 62 esperti di differenti materie, dalla geografia antropica alla storia dell’arte. Perché questo intreccio? Perché il concetto di Venezie, al plurale, costituisc­e un salto culturale ben più complesso del semplice assemblagg­io di tre regioni. La specificit­à di quest’area è evidente. Qui è nata la borghesia in grado di impadronir­si completame­nte del territorio. Un territorio che possiede una sua omogeneità effettiva».

I prossimi tre volumi avranno come rispettivo fil rouge i «popoli» («un crogiuolo di lingue ciascuna da valorizzar­e»), le «vicende storiche» («per ricordare che le Venezie non nascono mille anni fa con la Serenissim­a bensì duemila anni fa») e, infine, la «creatività» di questa terra. Fra gli autori del primo volume di La Storia delle Venezie, oltre al professor Cracco, Cesare Alzati, Giorgio Chittolin, Diego Quaglioni, Daniela Rando e Marcello Varga.

 ??  ??
 ??  ?? CopertinaL­a copertina del primo volume. A sinistra i relatori
CopertinaL­a copertina del primo volume. A sinistra i relatori
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy