Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Legittima difesa e spari di notte, critiche da destra a sinistra

Il Pd fa marcia indietro: il testo cambierà in Senato

- Mo.Zi. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Legittima difesa, la legge cambierà al Senato ma la polemica continua. Anche il sindaco di Venezia che da tempo reclama una notte in cella per chi disturba la quiete e il decoro ha criticato il nuovo articolo 52 del codice penale approvato alla Camera e che permette di sparare ai rapinatori senza rischiare un’imputazion­e per eccesso di difesa se lo si fa di notte, in preda di «forte turbamento psichico». «Ma vi sembra logica questa!?» ha twittato Luigi Brugnaro, postando una vignetta che mostra un’anziana malmenata da un energumeno mentre implora il marito: «Ugo fai qualcosa», e lui di rimando: «Un po’ di pazienza Eugenia, aspetta almeno l’imbrunire». «Perché non possiamo dare i poteri al Giudice di Pace per infliggere una notte di cella per i vandalismi?», ha rilanciato il primo cittadino veneziano.

Se il problema è la parola «notte» nell’articolato, pare già risolto perché già l’altra sera Matteo Renzi nella rubrica domande e risposte della app varata per le primarie aveva promesso ad un elettore: «Inviterò i senatori a valutare di correggere la legge nella parte in cui risulta meno chiara e logica, visto che io per primo, leggendo il testo, ho avuto e ho molti dubbi». Detto fatto, ieri mattina il relatore della legge Davide Ermini, sempre Pd, ha detto che la parola «notte» sarà tolta se può evitare che diventi elemento di campagna elettorale.

Giorno o notte che sia, legittimar­e lo sparo libero per gli ex Dem è «Un provvedime­nto che ci spinge sull’orlo di un baratro dove ci aspetta una società simile al far west», dicono i deputati di Articolo 1 Mdp Davide Zoggia, Delia Murer e Michele Mognato e il portavoce veneziano del Movimento Democratic­o e Progressis­ta Gianluca Trabucco - Questa legge é assolutame­nte contraria ai principi garantisti e, tecnicamen­te parlando, inconsiste­nte. Il nostro ordinament­o regolament­ava già bene la materia e non vi era alcuna necessità ed urgenza di intervenir­e sulla legittima difesa. Siamo amareggiat­i nel constatare che il governo ed il Pd abbiano voluto inseguire la Lega sullo stesso terreno populista e propagandi­stico e si sia giunti ad approvare una legge che sottintend­e la liberalizz­azione delle armi e incentiva la corsa ad una selvaggia autodifesa. Sul territorio vogliamo più forze dell’ordine qualificat­e nel tutelare la sicurezza e meno cittadini armati».

Brugnaro Meglio dare poteri ai giudici di pace per una notte in cella Zoggia Una legge da Far West, il Pd insegue la Lega sul populismo

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