Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Fantic punta a 16 milioni di ricavi con il Caballero a tre cilindrate Per le bici elettriche antifurto 4.0
TREVISO «Nel 2015 i milioni di fatturato erano 5, l’anno scorso 10. Nel 2017 potremmo arrivare a 16. Dipende tutto da come si comporterà il Caballero». Fossero tutti come i tedeschi, che hanno accolto benissimo il rilancio della moto-icona degli anni Settanta, sostiene l’amministratore delegato di Fantic Motor, Mariano Roman, anche per le prossime versioni su tre cilindrate (125, 250 e 500, nella foto, sul mercato da settembre), le attese dovrebbero essere ampiamente superate. Comunque sia, la casa di Dosson di Casier, riportata in auge dopo trent’anni di oblìo grazie a un intervento della rete di imprenditori veneti Venetwork guidata da Alberto Baban, in soli due anni è arrivata a far profitti e nel 2016 mette nei conti un utile di 260 mila euro. Nel frattempo gli investimenti arrivano a 15 milioni. E per il Caballero la filosofia, spiega ancora Roman, è di «intercettare i giovani europei con la versione 125 e di sedurre quelli un po’ nostalgici, che 40 anni fa hanno cavalcato il cinquantino, con le emozioni delle cilindrate superiori le cui forme e colori richiamano le linee di allora». L’altro core-business di Fantic Motor sono le bici elettriche di fascia medio-alta (costano dai 2.800 euro in su), Fat Bike fuoristrada motorizzate Brose. «Sul mercato italiano vanno molto bene – prosegue l’ad – e contiamo di portare il fatturato da 3 a 7 milioni. Il limite sono città prive di luoghi per il parcheggio custodito delle bici». La Fantic studia la contromisura: un sistema di catenaccio e localizzatore con trasmissione sullo smartphone di un furto in atto e, se già avvenuto, della posizione del mezzo».