Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Manildo, la Lega attacca il sondaggio Pd
Coin: «Non ha il 66% di fiducia e siamo noi il primo partito». Elezioni 2018, sfida M5S: «Candidato forte»
TREVISO «Forse Manildo ha la fiducia del 66% dei trevigiani, ma non tutti sono disposti a rivotarlo». Dimitri Coin, segretario provinciale della Lega Nord, guarda con parecchio scetticismo al sondaggio commissionato dal Pd che vede il sindaco Giovanni Manildo in gran forma (elettorale) a un anno dalle urne.
«Il sondaggio che abbiamo fatto due mesi fa – continua Coin – dà risultati molto differenti. Mi aspettavo la popolarità del sindaco dopo 4 anni di amministrazione, e che sia più gradito della sua giunta mi pare pacifico, ma le percentuali sono superiori a quello che risulta a noi, e quel 66% è oltre ogni possibilità». La cosa curiosa è che l’agenzia che ha condotto il sondaggio per democratici e leghisti è la stessa, ma i risultati sono praticamente opposti. Da qualche parte dev’esserci stato un errore, oppure nel giro di un mese (un sondaggio a marzo, l’altro ad aprile) l’umore politico a Treviso si è totalmente rovesciato.
Il sondaggio leghista dà il Carroccio al 38% in città mentre il Pd sarebbe il secondo partito al 25%; indietro anche i grillini, in una forbice fra il 16 e l’8%. L’indagine su 800 cittadini effettuata per il Partito Democratico invece dava il 34% al Pd, il 23,5% al Movimento 5 Stelle, il 19% alla Lega Nord, 8% a Forza Italia, 6,5% ai movimenti a sinistra del Pd. In questa ricerca Manildo ha ottenuto un giudizio «molto positivo» dal 50% degli intervistati. Negli ultimi mesi sta girando come una trottola, apre sempre più ai quartieri con visite, dibattiti e appuntamenti.
«Non commento i sondaggi, né quando sono positivi né quando sono negativi - afferma il sindaco -. Sono un termometro da non assolutizzare. Mi dà molto entusiasmo però l’atteggiamento di affetto che sento in città, tangibile da aprile in poi, da Fior di Città, poi con la mostra di Marco Goldin e l’apoteosi con l’adunata degli Alpini, prendo questo carburante di entusiasmo per continuare, il meglio deve ancora venire».
Insomma, la campagna elettorale per Treviso 2018 è lontana, ma non così tanto e tutti si stanno muovendo anche se l’unico volto in corsa ad ora è quello dell’uscente Manildo. Il candidato sindaco della Lega Nord sarà deciso dopo l’estate, ci sono ancora tre o quattro mesi di dialogo con i futuri alleati di centrodestra (Forza Italia e Fratelli d’Italia più civiche e associazioni locali), nel mese di aprile erano stati sondati alcuni nomi ma non era risultato nessun papabile per Ca’ Sugana. L’unica certezza è la costruzione di una corazzata, per evitare le dispersioni di voto del 2013.
Il terzo incomodo su Ca’ Sugana è rappresentato dal M5s. «Stiamo già lavorando con persone preparate e capaci, entro settembre presenteremo il candidato sindaco – spiega David Borrelli, padre del grillismo trevigiano ed europarlamentare -. Nei Comuni andati al voto recentemente abbiamo fatto fatica, non siamo riusciti sempre a presentare la lista, ma Treviso è una sfida importante e vogliamo accelerare».
Oggi intanto la Lega Nord trevigiana va a congresso, Coin è candidato unico alla segreteria provinciale: ha scelto di chiamare i militanti al rinnovo per avere la fiducia dei suoi con i numeri. Si comincia alle 9.30 al Bhr Hotel di Quinto.
Il segretario I nostri risultati sono del tutto opposti ai loro, i trevigiani non possono aver cambiato idea così