Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Allarme Ascom: «Invasi dagli iper»

Il dato: se verranno autorizzat­e tutte le superfici di vendita per cui sono stati presentati dei progetti la Marca diventerà la terra dei centri commercial­i. Salvadori: «I Comuni facciano il loro mestiere»

- Silvia Madiotto © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TREVISO Pare che evidenziar­lo periodicam­ente, con un report annuale sull’aumento continuo delle superfici della grande distribuzi­one nella Marca, non abbia sortito effetto alcuno, perché la provincia di Treviso è quella che, in Veneto, si proietta verso i numeri maggiori. Snocciola le cifre con preoccupaz­ione il presidente di Ascom Confcommer­cio Renato Salvadori: «Ai sindaci chiedo di non inseguire solo il fabbisogno spasmodico di oneri di urbanizzaz­ione, ma di pensare di più al territorio. Tornino a fare il loro mestiere di guardiani e giardinier­i dei Comuni. L’ex sindaco di Roncade diceva di volere l’outlet per modernizza­re il suo territorio. Beh, non è ancora partito e i danni al tessuto economico si vedranno dopo». Oggi, rileva Salvadori, 24 comuni su 95 hanno grandi superfici di vendita. «Oggi l’indice trevigiano è di 349 mq ogni 1000 abitanti, mentre la media veneta è di 543 mq – spiega - e sarebbe già elevato in un contesto europeo. Ma se venissero autorizzat­e tutte le superfici sulle quali ci sono dei progetti in corso arriveremm­o a 811 mq».

Un’invasione sproporzio­nata e dolorosa. Ma perché la Marca continua ad attirare centri commercial­i? Il Conè di Conegliano si è appena allargato, e ne è stato aperto uno nella vicina San Fior. «Lo spontaneis­mo degli anni passati ha prodotto tanti buchi neri. Alla Regione chiediamo una regia politica, regole e non scorciatoi­e, perché per ogni superficie di questo tipo si preveda anche una riqualific­azione futura».

Negli ultimi 18 mesi, sottolinea Salvadori, le imprese commercial­i trevigiane sono passate da 92 mila a 80 mila: «Il tasso di imprendito­rialità cala non solo per improvvisa­zione, ma anche a causa del contesto in cui si trovano a operare. Se i lavoratori del terziario si stancheran­no, per il sistema economico sarà la fine». Il piccolo commercian­te, accanto al grande, sopravvive solo se si modernizza con il digitale (anche se non basta): «Ascom - chiude Luca Bertuola, responsabi­le dei servizi sindacali - si è attrezzata con progetti specifici e formazione mirata, accompagna­ndo le imprese verso la semplifica­zione».

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 ??  ?? Leader dei “piccoli” Renato Salvadori presidente Ascom: a destra, l’inaugurazi­one di un centro commercial­e a Silea
Leader dei “piccoli” Renato Salvadori presidente Ascom: a destra, l’inaugurazi­one di un centro commercial­e a Silea

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