Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
BpVi, vicina la chiusura dell’inchiesta Da Bankitalia nuova stangata
Non si escludono nuovi indagati
alla riapertura degli uffici nei primi giorni di settembre.
La mole di materiale raccolto nel corso dei due anni è un elemento che «preoccupa», nel foro vicentino: proprio in questi giorni le cancellerie e gli uffici della procura stanno lavorando per predisporre le copie che come prevede la legge andranno alle parti interessate per dare loro la possibilità di improntare una linea difensiva. Con questa «scadenza» non c’è da escludere che alcuni indagati potrebbero uscire di scena, altri comparirvi. Ad oggi gli indagati sono undici. L’ultimo iscritto è l’ex vicepresidente del cda della banca, ed ex Ragioniere dello Stato, Andrea Monorchio, sentito dai pm mercoledì. Risponde, come gli altri, di ostacolo alla vigilanza ed aggiottaggio, ma anche di falso in prospetto, la stessa accusa estesa anche ad altri (non tutti) indagati. Con il passaggio finale si avrà un quadro chiaro delle contestazioni circa i presunti favori concessi ad alcuni dei soci e le decisioni che avrebbero portato a nascondere (anche attraverso le note operazioni di prestito di denari contestuale all’acquisto di azioni, le «baciate») il vero capitale dell’istituto.
Resta in piedi, in parallelo, il filone d’indagine sulle contestazioni più recenti, oltre che quello legato alla Consob e ai beni per 106 milioni di euro che gli investigatori si preparavano a sequestrare, di fatto congelato in attesa che la Cassazione si pronunci stabilendo se la competenza spetta a Vicenza o a Milano.