Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)
Elisa e la scelta di morire, il medico del caso Englaro: «Sono pronto». Il papà chiama l’associazione Coscioni
L’anestesista De Monte: «Faccia come Beppino, è l’unica strada»
VENEZIA Amato De Monte, il medico udinese che ha assistito Eluana Englaro fino alla sospensione delle terapie, apre le porte al papà di Elisa: «Posso dargli una consulenza, i casi sono simili, potrebbe seguire il percorso di Beppino perché per la legge italiana è l’unica strada». Nel frattempo il padre della donna, in stato vegetativo da 12 anni a Mestre (in foto), ha parlato con le associazioni in difesa dei malati: «Vorrei essere utile a tante famiglie che soffrono come la mia.
MESTRE (VENEZIA) Quando ha aiutato Eluana ad avvicinarsi a una morte dolce, Amato De Monte è diventato uno dei volti simbolo di una battaglia di valori e civiltà. Oggi il medico udinese si rende disponibile aiutare anche Elisa, la donna veneziana che da 12 anni giace in stato vegetativo. «Posso dare a suo padre una consulenza, illustrargli il percorso che Beppino Englaro ha fatto per diventare tutore di sua figlia e arrivare alla sentenza della Corte di Cassazione. Solo così potrà ottenere quello che chiede».
Primario di anestesia e rianimazione all’ospedale di Udine, aveva accompagnato Eluana nel suo ultimo viaggio fino alla casa di riposo La Quiete dove si sarebbe spenta il 9 febbraio seguente. «Staccare la spina» è un termine che gli piace poco perché il senso del suo servizio, della sua professione, non è questo. Non quando un corpo è svuotato e senza identità. Come succede a Elisa P., dal 2006 immobile su un letto, oggi ricoverata all’Antica Scuola Santa Maria dei Battuti di Mestre. Ieri il padre Giuseppe, 70 anni, che ne è amministratore di sostegno, ha parlato con l’associazione Luca Coscioni, che si batte per la libertà di ricerca scientifica: «Si sono proposti di darmi una mano, sia loro che un’altra associazione. Ho intenzione di sentirli di nuovo, di incontrare questi medici e valutare possibili interventi. Spero che quello che sto facendo sia d’aiuto ad altre
De Monte La terapia non sta ottenendo benefici, anche per Elisa è accanimento terapeutico