Corriere del Veneto (Treviso e Belluno)

Notte di San Lorenzo Dove vedere le stelle (tra vino e cibo)

Notte delle comete: dove e come, tra vino e cibo. Il 10? Meglio il 12

- Angela Tisbe Ciociola Renato Piva © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Seconda stella a destra, questo è il cammino... E poi dritto fino al mattino!». La rotta di Edoardo Bennato va bene se cercate l’isola che non c’è. Se, invece, volete godere la pioggia di stelle nelle notti di mezza estate, guardatevi dai cliché, la tradizione e la luna: affidatevi ai consigli degli esperti. La Notte di San Lorenzo non è il parabrezza migliore per l’osservazio­ne. «Meglio il 12 del 10 agosto - dice Leopoldo Benacchio, docente di Astronomia dell’università di Padova -. Quello è il momento migliore, anche se le comete resteranno visibili per tutta la settimana». Put the blame on the moon: «Ora è luna piena, e tanta luce offusca la visione», spiega Alessandro Bisello.

Il referente del Gruppo astrofili di Padova aggiunge anche un consiglio ad uso degli amanti del cielo, degli amanti punto e di tutti quelli che desiderano affidare sogni e speranze alla criniera di qualche cometa: «Il momento migliore è verso la mezzanotte: le luci delle città si attenuano e gli occhi, che non sono abituati al buio, hanno avuto il tempo di adattarsi». Altra dritta: «Puntate occhi e telescopi a Nordest, dove il flusso è più intenso». Fatelo sabato notte, il 12, ma questo è stato detto. Ultimo suggerimen­to, ancora da Benacchio: «Scegliete le spiagge, i Colli Euganei o i parcheggi dei supermerca­ti come punti d’osservazio­ne». Le luci si stagliano nel buio: ovvio ma non troppo.

Dopo la poesia un po’ di (astro)fisica. Le stelle cadenti di stanotte si chiamano Persedi. Sono, in realtà, uno sciame meteorico originato dalla cometa Swift-Tuttle: la terra, nel suo balletto intorno al sole, le attraversa ogni estate, per cui sono visibili da fine luglio fino al 20 agosto. Noi le chiamiamo Lacrime di San Lorenzo, collegamen­to al 10 agosto, giorno dedicato dai cristiani a San Lorenzo martire. Per gli antichi romani, le Persedi erano la fertile pioggia di sperma del dio Inuo-Priapo, che così fecondava campi e orti.

Per finire, un po’ di appuntamen­ti confeziona­ti per la visione delle chiome celesti (kométes è dotato di chioma). Gli astrofili di Padova offrono presentazi­one su maxischerm­o e batteria di telescopi a Villa Draghi di Montegrott­o (ingresso libero, dalle 21). A Lozzo Atestino, cena sotto le stelle tra le torri del castello di Valbona (dalle 20.30, 30 euro, prenotazio­ne al 3495878324). Tre sere, fino a sabato, per i Calici di stelle di Arquà Petrarca, tra vino e cucina locale (info@stradadelv­inocollieu­ganei.it). Nel Vicentino. Dal pomeriggio, l’osservator­io di Asiago offre la visita al Museo degli strumenti e dell’astronomia e appuntamen­ti dedicati ai bambini. Vista guidata anche all’osservator­io di Torri di Arcugnano (www.astrofilic­ivicentini.it). Capitolo degustazio­ni. Calici di stelle a Barbarano Vicentino; Calici di stelle in villa Da Porto Slaviero, a Torri di Quartesolo. Per Venezia segnaliamo la Notte delle stelle nella riserva naturale di Ca’ Roman, organizzat­a da Lipu (protezione uccelli) e Astrofili di Mestre (340-6192175). Calici di stelle ormai classico a Cortina, tra vino e cucina ampezzana (per info, chiamare l’Hotel de la Poste), per il Bellunese. San Lorenzo sul Baldo , con cena gourmet e degustazio­ne di vini al rifugio Telegrafo, è l’appuntamen­to per veronesi e non; prezzi da 40 a 65 euro, mail a info@euipenatur­a.it. Nella Marca c’è Asolo, coi suoi rinomati Calici di stelle (dalle 21, 25 euro, occhio al parcheggio); Calici anche a Borgo Malanotte, Vazzola (18 euro). Buone vedute, sane bevute.

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(Foto scattata sul Monte Grappa da Luca Zanatta) Desideri Osservazio­ne delle stelle

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